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CLARA MOSCHINI

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Canapa. Lollobrigida: "A breve circolare per chiarire"

Titolare Masaf ribadisce: "Nessun danno per imprese agricole"

Il dibattito sul commercio della canapa e la relativa controversia sulle infiorescenze è tornato alla ribalta durante l'ultimo question time di Francesco Lollobrigida alla Camera. Rispondendo a un'interrogazione dell'onorevole Riccardo Magi (+Europa), il ministro dell'Agricoltura ha innanzitutto stigmatizzato "una certa confusione, spesso alimentata da letture parziali e strumentali dell'intervento voluto dal Governo" (leggi notizia EFA News).

Lollobrigida ha quindi inteso "rassicurare le imprese agricole che coltivano la canapa che il Governo non intende in alcun modo criminalizzare un intero settore, né tantomeno colpire indiscriminatamente migliaia di operatori economici che hanno sempre operato nella piena legalità".

Intento del governo è quindi quello di "porre un argine a fenomeni distorsivi che nel tempo hanno sfruttato una situazione di incertezza normativa per alimentare condotte commerciali ai margini della legalità, certamente non coerenti con lo spirito e la lettura della legge 2 dicembre 2016 numero 242 che aveva quale sua finalità il sostegno alla coltivazione della canapa e la promozione della relativa filiera agroindustriale".

Il titolare Masaf ha quindi ribadito: "L'intervento legislativo è motivato prioritariamente da ragioni di tutela della salute pubblica e della sicurezza al fine di evitare che l'assunzione delle inflorescenze possa favorire, attraverso alterazione dello stato psicofisico del soggetto assuntore, comportamenti che spongono a rischio la sicurezza e l'incolumità pubblica, ovvero la sicurezza stradale, conformemente a quanto raccomandato dal Consiglio Superiore di Sanità nel parere 2024 e dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita in data 4 dicembre 2023".

Secondo quanto riferito da Lollobrigida, "non è stato compiuto nessun passo indietro e che ciò che era lecito resta lecito. E quello che era vietato continua ad essere. La norma, infatti, si limita a ribadire il divieto già esistente nell'ambito dell'ordinamento giuridico italiano di commercializzazione sotto ogni forma delle infiorescenze della canapa. ossia delle sommità fiorite e fruttifere della pianta di canapa, separate dal resto della pianta".

Fermo restando che rimane vietata soltanto "la commercializzazione autonoma delle sole inflorescenze separate dalla pianta" ma non della pianta nella sua interezza, il ministro ha sottolineato: "Non risultano, quindi, effetti negativi diretti per le imprese agricole che operano rispetto della legalità. A questo proposito, però, il Governo, consapevole delle preoccupazioni espresse dagli operatori, ha previsto una circolare che verrà diffusa con un'interpretazione autentica di ciò che abbiamo appena sottolineato".

lml - 52023

EFA News - European Food Agency
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