Trump gela l'Ue: dazi al 30%
Il presidente Usa ha inviato una lettera a Ursula von der Leyen. Meloni: l'Italia farà la sua parte

Un tranquillo weekend di paura. Così, con il titolo del capolavoro di John Boorman datato 1972, si può definire il fine settimana appena trascorso, marchiato a sangue dalla lettera choc (sotto tutti i sensi, basta leggerla) che il presidente Usa Donald Trump ha inviato a "Dear madam president", cioè alla presidente Ue Ursula von der Leyen, annunciando senza tanti giri di parole i dazi al 30% sull'export europeo a partire dal 1° agosto. Non solo. Trump, con un linguaggio duro e deciso, com'è nel suo stile, chiamiamolo così, ha anche avvisato che nel caso di un'eventuale risposta ritorsiva è pronto ad aumentarli della stessa percentuale.
Nella sua missiva pubblicata integralmente su suo social The Truth, il presidente americano lascia anche aperto uno spiraglio di trattativa: rivolgendosi a Ursula von der Leyen ipotizza modifiche se, scrive, "desiderate aprire i vostri mercati commerciali, finora chiusi, agli Stati Uniti ed eliminare le vostre politiche tariffarie e non tariffarie e le barriere commerciali". Alla Ue Trump contesta il divario del deficit commerciale dovuto a barriere commerciali, tariffarie e non tariffarie, definendolo "una grave minaccia per la nostra economia e, di fatto, per la nostra sicurezza nazionale".
Immediata la reazione della presidente della Commissione europea, che si è detta "pronta a continuare a lavorare per un accordo entro il primo agosto", ma avvisando che allo stesso tempo l'Ue adotterà "tutte le misure necessarie" per salvaguardare i propri interessi, "inclusa l'adozione di contromisure proporzionate, se necessario". Von der Leyen ha anche ammonito che i dazi al 30% "interromperebbero le essenziali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito di imprese, consumatori e pazienti su entrambe le sponde dell'Atlantico".
Per Bruxelles, diciamolo pure, si tratta di una vera doccia fredda. La percentuale tariffaria minacciata è ben al di sopra di quella al 10% che ci si aspettava, anche se diverse fonti Ue ritengono che quella del tycoon sia la sua consueta "tattica negoziale". Sarà, anche se Trump comincia a vedere i frutti dei primi mesi di dazi: la riscossione delle tariffe doganali Usa è nuovamente aumentata a giugno, superando per la prima volta in un anno fiscale 100 miliardi di dollari e contribuendo a generare un surplus di bilancio di 27 miliardi di dollari. I dazi doganali sono diventati la quarta maggiore fonte di entrate per il governo federale: nel giro di circa quattro mesi la loro quota è più che raddoppiata, passando dal 2% al 5%.
La reazione del governo Meloni
Ieri, domenica 13 luglio, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scritto in un comunicato che "il Governo è in stretto contatto con la Commissione europea e con tutti gli attori impegnati nella trattativa sui dazi. Una guerra commerciale interna all’Occidente ci renderebbe tutti più deboli di fronte alle sfide globali che insieme affrontiamo. L’Europa ha la forza economica e finanziaria per far valere le proprie ragioni e ottenere un accordo equo e di buon senso. L’Italia farà la sua parte. Come sempre".
Il comunicato della premier fa seguito a quello emesso dal Governo sabato 12 luglio subito a commento della decisione di Trump di alzare i dazi al 30%. "Il governo italiano -riporta la nota ufficiale- continua a seguire con grande attenzione lo sviluppo dei negoziati in corso tra Unione europea e Stati Uniti, sostenendo pienamente gli sforzi della Commissione europea che verranno intensificati ulteriormente nei prossimi giorni. Confidiamo nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa rafforzare l'Occidente nel suo complesso, atteso che, particolarmente nello scenario attuale, non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell'Atlantico".
"Ora -sottolinea il comunicato- è fondamentale rimanere focalizzati sui negoziati, evitando polarizzazioni che renderebbero più complesso il raggiungimento di un'intesa".
EFA News - European Food Agency