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CLARA MOSCHINI

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Cagliari, mangiano street food a una sagra: 11 intossicati

Inchiesta sulla Fiesta Latina di Monserrato: per Nas e Asl potrebbe essere il botulino

Si è conclusa male, con ben 11 intossicati, la Fiesta Latina che si è tenuta a Monserrato, nella città metropolitana di Cagliari. Ben 11 persone, tra cui un bambino di 11 anni, trasportato d'urgenza al Gemelli di Roma, e una ragazza di 14, sono state ricoverate a seguito a un'intossicazione alimentare avvenuta durante la festa pubblica: tutti avrebbero mangiato nello stesso chiosco di street food e la causa dell'intossicazione sembrerebbe essere il botulino. A parte il bimbo di 11 anni, tutti gli altri intossicati sono adesso all'ospedale Brotzu di Cagliari e al Policlinico Casula di Monserrato.  

I fatti risalgono a fine luglio, alla sagra svoltasi dal 22 al 25 luglio a Monserrato, dove sono presenti decine di stand di street food e che viene frequentata da centinaia di persone. Le indagini sono condotte dai carabinieri Nas, specializzati in sicurezza sanitaria e alimentare: le verifiche sono partite subito dopo la notizia dei ricoveri per individuare l'origine esatta della contaminazione. Le ispezioni sarebbero concentrate soprattutto su una salsa guacamole distribuita durante l'evento.

L’indagine avviata dalla procura di Cagliari ipotizza i reati di lesioni colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Il fascicolo è stato affidato al pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Gian Giacomo Pilia. C'è anche un primo nome nell’inchiesta: si tratta di Cristian Gustavo Vincenti, titolare del chiosco dove sarebbe stata servita la salsa guacamole ritenuta intaccata dal botulino. Sul fronte amministrativo, la Asl dell’Ogliastra ha disposto il sequestro di alcune confezioni di churrascos, che contenevano anche la salsa guacamole su cui si concentrano i sospetti degli investigatori sanitari.

Un comunicato del Comune di Monserrato riporta che "il direttore del Sian Iginio Pintor, ha confermato i casi finora accertati, assicurando del fatto che è estremamente improbabile il verificarsi di ulteriori casi, dato il lasso di tempo trascorso tra l’evento ed il periodo normale di incubazione della tossina". Il periodo d'incubazione del botulino, infatti, è di 5/7 giorni: per questo, secondo gli esperti, non dovrebbero registrarsi altri casi.   

Sempre secondo la nota del Comune "i casi di intossicazione riguardano esclusivamente i soggetti che hanno consumato alcuni cibi evidentemente contaminati, mentre altri soggetti che hanno ugualmente consumato i predetti cibi non hanno riscontrato alcun sintomo. Questo a significare che la contaminazione è stata estremamente circoscritta e limitata ai casi conosciuti. In ogni caso il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione ha prontamente allertato tutti i soggetti interessati, così da circoscrivere l'evento".

Secondo quanto rende noto l'assessorato della Sanità della Regione Sardegna che ha immediatamente allertato le Asl di Cagliari e dell'Ogliastra (dove si era spostato l'evento, poi sospeso) "sono in corso le indagini epidemiologiche per risalire agli alimenti sospetti, mediante il tracciamento di tutta la filiera di produzione e di consumo perché attivassero tutte le procedure previste dal sistema di allerta comprendenti le misure di prevenzione e controllo della salute pubblica volte a contenere la diffusione della malattia".   

"La sagra itinerante -confermano dalla Regione-, in transito a Tortolì, è stata ora sospesa dalle autorità locali. Attraverso l'individuazione degli organizzatori della sagra, la Asl sta risalendo alla mappatura degli spostamenti recenti, per monitorare eventuali ulteriori esposizioni in altri territori regionali o extraregionali". I Nas, comunque, avrebbero effettuato un sopralluogo anche a Tortolì dove avrebbero prelevato alcuni campioni di prodotti che avrebbero dovuto essere consumati se si fosse svolta la Fiesta Latina. 

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EFA News - European Food Agency
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