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Florovivaismo/2. Toscana, Liguria e Sicilia regine di un mercato da record

Myplant & Garden: il settore rappresenta l’8% delle produzioni vegetali nazionali e il 5,3% del valore complessivo dell’agricoltura

Il comparto florovivaistico italiano ha registrato nel 2024 un nuovo record storico di produzione: 3,25 miliardi di euro, +3,5% rispetto al 2023, +23% in cinque anni, +31% in dieci anni. A diffondere il dato Istat, evidenziato positivamente dal sottosegretario al Masaf Patrizio Giacomo La Pietra (leggi notizia EFA News) è il consueto aggiornamento dei mercati divulgato da Myplant & Garden, fiera leader in Italia e appuntamento tra i più importanti al mondo per le filiere del verde, la cui decima edizione è prevista a FieraMilano Rho dal 18 al 20 febbraio 2026.

Il settore, che rappresenta l’8% delle produzioni vegetali nazionali e il 5,3% del valore complessivo dell’agricoltura, conta circa 19mila imprese e oltre 45mila ettari coltivati. 

Le prime tre regioni leader sono:

  1. Toscana: 1,014 miliardi di euro (+3,5%), leader indiscussa del vivaismo (55% del mercato italiano)
  2. Liguria: 462 milioni (+3,8%), “regina dei fiori”,
  3. Sicilia: 313 milioni (+3,7%).

Seguono Lombardia (287 mln, +3,6%), Lazio (196, +3%), Campania (189, +1,4%), Puglia (178,+2,2%), Emilia-Romagna (157, +1,3%) e Veneto (139, +5%).Il Piemonte (89 mln, +3,3%) chiude la top ten, tallonato sempre da più vicino da un Friuli-Venezia Giulia (88, +4,9%) in costante crescita da anni.

“Tutte le Regioni italiane hanno registrato aumenti di valore alla produzione”, confermano da Myplant. Analizzando per macroaree si nota che nel Centro Italia si concentra il 39% della produzione nazionale con 1,26 mld di euro, il 3,5% in più rispetto all'anno precedente. Il Nord Italia registra un 38% (1,23 mld, +4,1%), il Sud Italia un 23% (760 mln, +2,8%)

Export: saldo positivo e primato internazionale

Il florovivaismo italiano conferma la propria vocazione internazionale: l’export 2024 ha toccato 1,62 miliardi di euro (+6,3% in valore, +9,5% in volumi , secondo il Crea), con il 70% della produzione destinata ai mercati esteri, principalmente UE (78%). 

L’Italia è oggi il terzo esportatore mondiale per valore: i primi tre mesi del 2025 registrano già quasi mezzo miliardo di export. Parallelamente cresce anche l’import (888 milioni, +30%), ma il saldo commerciale resta ampiamente positivo, “consolidando il ruolo del comparto come bandiera del Made in Italy nel mondo”.

“Sbalzi climatici, alti costi energetici, crescita dell’import e nuove fitopatologie sono le principali problematiche del comparto -spiega Valeria Randazzo, Exhibition Manager di Myplant & Garden-. Nonostante ciò, l’Italia continua a distinguersi per qualità dell’offerta, novità di prodotto, innovazione di processo e capacità di affrontare le sfide ambientali e di mercato”.

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EFA News - European Food Agency
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