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CLARA MOSCHINI

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Fileni: allevamenti in Valmarecchia in regola

Replica ai comitati cittadini: ricostruzioni fallaci per screditarci

È contenuta in una pec certificata - rilanciata su vari organi di stampa - la "protesta" dell’associazione “Amici della Valmarecchia” e del Comitato “Comitato per la Valmarecchia-Stop allevamenti intensivi” contro Fileni, il noto marchio di prodotti avicoli. La pec riguarda l'allevamento Fileni a Cavallara di Maiolo in provincia di Rimini: contiene la comunicazione ufficiale delle due associazioni circa "incongruenze tra la superficie dichiarata da Fileni (75 ettari su 93 totali) e quella necessaria secondo gli standard biologici (almeno 81,6 ettari)". 

Secondo la documentazione ufficiale, la superficie destinata al pascolo sarebbe inferiore a quanto previsto dal Regolamento (CE) 889/2008 e dal nuovo Regolamento (UE) 2018/848, che vietano l’allevamento “senza terra” e impongono almeno 4 mq di pascolo per capo.

Nella mail le associazioni sottolineano, inoltre, l’assenza di riscontro cartografico per i parchetti previsti nel blocco B di 5 capannoni , già avviato per un totale di 68.000 capi, per i quali necessitano 27 ettari di pascolo suddiviso in 5 aree recintate ed attrezzate (i cosiddetti parchetti). Come si intende garantire il rispetto dei 4 mq per capo con una superficie inferiore agli 81,6 ettari, chiedono le associazioni? Pur accogliendo l’impegno alla trasparenza dichiarato da Fileni, le organizzazioni lamentano l’assenza di confronto pubblico nel passato: con l'ultima mail, ribadiscono il diritto a "porre domande e ottenere risposte serie e documentate".

La pec è stata inviata a Giovanni Fileni presidente della Società Agricola Biologica Fileni S.r.l. (al quale si chiede un incontro urgente) e a numerosi enti pubblici, tra cui Comune di Maiolo, Unione dei Comuni Valmarecchia, Provincia di Rimini, Regione Emilia-Romagna, ARPAE, AUSL Romagna–Servizio veterinario, Soprintendenza, Ente Parchi Romagna ed alla Procura della Repubblica di Rimini.

Fileni, dal canto suo, ha risposto in merito alle accuse che, si dice, saranno oggetto anche di un incontro pubblico. "In merito a quanto pubblicato da alcuni organi di stampa in relazione al nuovo allevamento di Maiolo -sottolinea il comunicato della società di Cingoli, in provincia di Macerata, , Fileni precisa che, in perfetta coerenza con le autorizzazioni concesse, il nuovo centro sarà attivo solo ed esclusivamente in ambito biologico e sarà altresì conforme ai criteri di benessere animale ECC (European Chicken Commitment)". 

"Nel dettaglio -prosegue la nota di Fileni-, nel nuovo allevamento, anche a regime, tutti i capi avranno a disposizione oltre 75 ettari di parchetti su una superficie complessiva di oltre 93 ettari di tenuta, in cui saranno liberi di razzolare in conformità alla regolamentazione in materia di biologico, come potrà essere certificato a breve dall’Ausl, da Arpae, dalla Commissione di Controllo appositamente costruita e dagli organismi di controllo in materia di biologico". 

"Fileni -conclude la nota- diffida, quindi, ogni ricostruzione fallace portata avanti che mira unicamente a fornire una rappresentazione distorta della situazione e a screditare il Gruppo e il suo impegno costante in materia di benessere animale".

Fc - 53242

EFA News - European Food Agency
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