E' possibile un mondo senza bovini?
Presentato alla Camera documentario Usa che sfata i pregiudizi sugli allevamenti

La zootecnia bovina solleva da anni la questione riguardante le emissioni degli allevamenti. Al punto che qualcuno ipotizza il suo definitivo superamento in nome di un futuro sostenibile e della lotta al cambiamento climatico. Il dibattito intorno alla materia ha stimolato la realizzazione del documentario "World Without Cows", a cura dei giornalisti Michelle Michael e Brandon Whitworth. L'opera mette in campo l'ipotesi di un mondo privo di allevamenti, sul piano economico, ambientale, sociale e della sicurezza alimentare.
Il docufilm è prodotto dall'organizzazione americana Planet of Plenty, un progetto di Alltech che punta a promuovere un'agricoltura sostenibile e un sistema alimentare equo e rigenerativo. Attraverso una narrazione su scala globale e un rigoroso approccio ai dati, il documentario invita a superare semplificazioni e pregiudizi, evidenziando temi chiave come la sicurezza alimentare, l'uso del suolo, le emissioni e la circolarità dei sistemi agricoli. Il documentario include tre anni di indagini e interviste in tutto il mondo sul tema del ruolo dei bovini per la salute umana, nutrizione, clima, cultura ed economia.
Al termine della proiezione stamattina alla Camera dei Deputati, si è tenuto un dibattito alla presenza di Fabrizio Benzoni, promotore dell'evento e membro della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati Caterina Avanza, responsabile agricoltura di Azione e segretario generale dell'intergruppo zootecnia sostenibile del Parlamento Europeo, Giuseppe Pulina, ordinario di Etica e sostenibilità degli allevamenti all'Università di Sassari, e Andrea Capitani General Manager di Alltech Italia.
"Gli allevamenti sono calati dagli anni '80 a oggi del 76% passando da 500.374 nel 1982 a 121.012 nel 2024. Brescia, città da cui provengo,, è la provincia più zootecnica d'Italia: capire quali sono le conseguenze di una diminuzione drastica dei bovini è fondamentale al fine di elaborare politiche per garantire perennità agli allevatori e sostenibilità economica e ambientale per tutta la filiera", ha osservato Pulina.
Da parte sua, Avanza ha evidenziato il calo dello stesso settore nell'intera UE: tra il 2010 e il 2020 ne sono scomparse circa 3 milioni, una perdita del 24,8%, mentre la popolazione bovina è diminuita del 30% passando dai 105 milioni di capi degli anni '80 ai 74 milioni di oggi. ''L'allevamento è un settore spesso vittima di disinformazione perché in pochi sanno come si fa una bistecca", ha aggiunto Avanza. "È facile credere a qualsiasi fake news. La proiezione di documentari scientifici come World Without Cows all'interno della Camera e del Parlamento europeo, nonché l'apporto di scienziati e ricercatori, sono fondamentali affinché vengano prese decisioni non ideologiche che garantiscano la perennità di un settore economico così importante e centrale per la nostra alimentazione''.
Da parte sua, Capitani ha sottilineato che "oggi nel mondo 1 miliardo e 300 milioni di persone vivono grazie alle attività di allevamento e secondo dati Fao entro il 2050 il domanda globale di proteine animali aumenterà del 21%. La proiezione di World Without Cows offre un'occasione preziosa per stimolare una riflessione aperta sul ruolo dell'allevamento bovino nel mondo, sulle sfide legate alla nutrizione globale e sull'impatto ambientale dell'allevamento. Si tratta di un invito a collaborare, come individui e come società, per il benessere di tutti, in particolare delle generazioni future".
EFA News - European Food Agency