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CLARA MOSCHINI

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Osservatorio Sanpellegrino: idratazione incentiva facoltà mnemoniche

Anche una leggera carenza di liquidi rallenta tempi di reazione e aumenta rischio di cadute per gli anziani

L’idratazione è un pilastro del benessere a tutte le età e un supporto importante per la salute del cervello. Bere acqua con regolarità è un gesto semplice che può favorire memoria, concentrazione ed elasticità mentale, diventando così parte integrante di uno stile di vita sano, soprattutto per gli anziani.

La disidratazione è più comune di quanto si pensi: fino a un terzo degli over65 ne soffre, con effetti diretti sulla memoria, sulla concentrazione e sull’equilibrio, aspetti che diventano ancora più rilevanti con l’avanzare dell’età. Studi mostrano che anche una leggera carenza di liquidi può rallentare i tempi di reazione e aumentare il rischio di cadute. Al contrario, mantenere una corretta idratazione supporta le funzioni cognitive, aiuta a prevenire la stanchezza e favorisce il benessere quotidiano, rallentando alcuni dei processi tipici dell’invecchiamento.

“L’acqua è un alleato prezioso per la nostra salute cerebrale. Negli anziani, anche una lieve disidratazione può influenzare l’attenzione, la memoria e le funzioni esecutive, aumentando il rischio di confusione e complicanze fisiche. Bere acqua regolarmente non è solo una buona abitudine, ma un vero e proprio sostegno alle funzioni cognitive e alla qualità della vita, favorendo maggiore autonomia e vitalità”, spiega il professor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation.

La prevenzione passa quindi anche attraverso gesti semplici che appartengono alla vita di tutti i giorni. Bere acqua con regolarità è uno di questi: un atto naturale, alla portata di tutti, che contribuisce a prendersi cura non solo del corpo, ma anche della mente.

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EFA News - European Food Agency
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