Violenza sulle donne. Coop: "forte preoccupazione" per voto parlamentare
Emendamento approvato prevede educazione alle relazioni solo nelle scuole superiori

Coop e l’associazione no profit Pubblica, impegnate nella raccolta firme “Diritto a stare bene”, esprimono “forte preoccupazione” e “totale contrarietà” al voto in commissione cultura della Camera che vieta l'educazione alle relazioni nelle scuole medie.
Il riferimento di Coop e Pubblica è a un emendamento che porta la prima firma della deputata leghista Giorgia Latini. Diversamente, "per i ragazzi più grandi delle scuole secondarie di secondo grado si prevede il consenso informato delle famiglie, in modo che queste possano conoscere i temi, il materiale didattico e le competenze di chi poi andrà in classe a parlare di argomenti sensibili", spiega Rossano Sasso, capogruppo della commissione Scienza, Cultura e Istruzione alla Camera e relatore del disegno di legge Valditara. L'estensione dello stop alle attività scolastiche sui temi della sessualità, aggiunge Sasso, assicurerà "un percorso educativo coerente" nonché la riaffermazione del ruolo educativo della famiglia in quest'ambito.
“Nel giorno dell’ennesimo femminicidio, a Montecitorio viene approvato un emendamento, presentato dalla Lega di Salvini e Vannacci, che vieta l’educazione alle relazioni nelle scuole medie. Vogliono di fatto abolire ciò che può essere prevenzione e formazione delle giovani generazioni per contrastare la violenza di genere", si legge in una nota congiunta di Coop e Pubblica.
"Firmiamo la legge sul Diritto a stare bene per portare l’educazione alle relazioni ovunque, dalle elementari alle superiori”, aggiunge la nota, in cui si esorta esorta a siglare la sottoscrizione per una legge di iniziativa popolare che istituisca un servizio psicologico nazionale gratuito per tutte e tutti (leggi notizia EFA News). Proprio nei prossimi giorni i volontari di Pubblica saranno in oltre 70 piazze italiane e punti vendita Coop per raccogliere le firme.
EFA News - European Food Agency