Vittoria a Bruxelles per le marinerie romagnole
Le vongole si potranno continuare a pescare anche sotto la soglia dei 25 mm

Importante vittoria a Bruxelles per le marinerie romagnole: le vongole si potranno continuare a pescare anche in Adriatico, dove faticano a raggiungere una taglia superiore ai 22 millimetri, mentre la normativa europea imporrebbe un calibro di 25 millimetri. Alcuni deputati spagnoli avevano chiesto di estendere all’Italia la regola valida per tutti gli altri mari europei, ma la Commissione Pesca del Parlamento europeo ha garantito il mantenimento della situazione esistente almeno fino al 2030 per le acque territoriali italiane.
Il provvedimento è stato accolto con entusiasmo dalle marinerie cooperative romagnole, che Legacoop Romagna associa da Cattolica (RN) a Ravenna. Si tratta di un importante riconoscimento del ruolo del comparto ittico per l’equilibrio ambientale, di fronte a sfide ambientali come i cambiamenti climatici e la diffusione di specie aliene come il granchio blu.
Sono una sessantina le vongolare dei compartimenti di Rimini e di Ravenna già alle prese con una produzione in costante calo e duramente colpite dalle morie di molluschi (la più recente nei primi di settembre) che ha toccato punte del 70% su almeno metà della costa, riducendo a pochi mesi all’anno il lavoro dei pescatori.
"Il lavoro congiunto e unitario della categoria dei pescatori con le proprie rappresentanze associative ha portato i frutti tanto attesi -commenta Nicola Tontini, direttore della cooperativa Casa del pescatore di Cattolica-. La proroga ottenuta alla deroga della taglia minima assicura continuità lavorativa per le oltre 700 imprese italiane, tra cui 40 a Cattolica. Le sfide sono ancora molte e la strada lunga ma questa è l'ennesima conferma del valore della cooperazione e del condurre un’azione congiunta".
Aggiunge Manuel Guidotti, presidente del Consorzio di Gestione delle Vongole del Compartimento Marittimo di Ravenna: "è una vittoria della serietà e della cooperazione. Negli anni i nostri consorzi hanno dimostrato di saper coniugare sostenibilità e responsabilità, adottando volontariamente misure di fermo pesca e buone pratiche gestionali che oggi vengono riconosciute anche a livello europeo. Questo risultato dà stabilità alle imprese e serenità a centinaia di famiglie che vivono di mare. L’Italia ha dimostrato di saper fare sistema".
Guidotti sottolinea però come la situazione in mare resti complessa: "negli ultimi mesi abbiamo osservato fenomeni di moria e difficoltà di crescita del prodotto, legati alla ciclicità dei processi di anossia e ipossia che interessano il compartimento di Ravenna. È un segnale che ci ricorda quanto la gestione ambientale sia parte integrante della sostenibilità della pesca. Dobbiamo continuare a lavorare con il mondo scientifico per comprendere meglio le dinamiche del mare e anticipare le criticità".
EFA News - European Food Agency