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CLARA MOSCHINI

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Pasta /2. Ecco i prodotti preferiti dai clienti Coop

Nel segmento all'uovo trionfano le tagliatelle, spese online orientate verso prodotti alla semola

Secondo i dati diffusi da Coop Alleanza 3.0 (leggi notizia EFA News), nel segmento secco, con 6,1 milioni di pezzi troviamo la pasta all’uovo. All’interno della pasta all’uovo le preferenze vanno a quella lunga che batte quella corta 3,1 milioni di pezzi a poco più di 330mila. La pasta all’uovo lunga preferita? Le tagliatelle con 1,2 milioni di confezioni acquistate (62% a marchio Coop), seguite da fettuccine con quasi 500mila pezzi e pappardelle finite nel carrello con 370mila pezzi.

Quando ascoltiamo le parole “pasta fresca” nell’immaginario rivivono le immagini di tavolo di cucina con spianatoie inondate di farina, e mattarelli mossi da mani sapienti. Con 11 milioni di pezzi venduti la pasta fresca, di cui quasi la metà a marchio Coop, ovvero pasta non essiccata e consumata in breve tempo, è spessissimo sulle tavole degli italiani. La preferita tra le paste fresche è quella ripiena con 5,4 milioni di confezioni acquistate che vede al suo interno i tortellini al primo posto con 1,8 milioni di pezzi finiti nei carrelli; secondo posto per i ravioli con un milione di confezioni, mentre al terzo i cappelletti con oltre 350mila confezioni. Il ripieno preferito per la pasta fresca? Quello di carne, scelto 1,4 milioni di volte, tallonato dal ripieno al prosciutto crudo finito nei piatti con 1,3 milioni di confezioni. Nel segmento pasta fresca, al secondo posto si piazzano gli gnocchi, grazie alle 2,4 milioni di confezioni complessivamente vendute di cui 1,5 nella versione classica. Terzo gradino del podio per la pasta fresca all’uovo con 1,7 milioni di pezzi venduti che stacca quella di semola di ben mezzo milione di pezzi venduti. E qui la pasta all’uovo ottiene la sua rivincita nei confronti di quella di semola, staccata di oltre mezzo milioni di pezzi, grazie all’apporto di oltre 961mila confezioni di lasagne di cui la metà a marchio Coop; secondo posto per le tagliatelle con 291mila confezioni di cui il 57% a marchio Coop.

Ma quando la pasta secca è diventato un prodotto centrale della dieta italiana, rispetto alla pasta fresca? Risponde Alberto Grandi: “La vera svolta che ha reso la pasta secca il cuore della dieta italiana non è stata la tradizione, ma l’industria e la fame. Due forze molto più persuasive della nostalgia. Fino all’800, la pasta fresca regnava nei territori dell’Italia centrale e settentrionale, prodotta in casa, mangiata subito. Ma al Sud, e in particolare a Napoli, la pasta secca ha avuto un boom per necessità: clima perfetto per l’essiccazione, abbondanza di grano duro, e una crescente urbanizzazione che richiedeva un alimento economico, conservabile e nutriente. Il punto di svolta arriva nell’800, quando Napoli diventa la capitale mondiale della pasta: qui nasce la figura del maccheronaro, e la pasta secca si trasforma da cibo aristocratico a street food popolare. Il processo di svolta è accelerato dalla meccanizzazione: con l'invenzione della trafila in bronzo e la produzione industriale, la pasta secca entra nelle case di tutti. Un prodotto perfetto per unire velocità, sazietà e costo contenuto, prima tra le comunità italiane in America e poi anche in madrepatria. Nel ‘900 poi, con l’emigrazione di massa e il boom economico, la pasta secca diventa il simbolo dell’italianità all’estero — non la tagliatella fatta a mano, ma lo spaghetto industriale. Quindi sì, la pasta secca vince non perché è più buona, ma perché è più moderna, più scalabile e più adatta ai tempi duri”.

I clienti di EasyCoop, il servizio di spesa online offerto dalla Cooperativa, per quanto riguarda le preferenze in fatto di pasta nel 2024, si sono decisamente orientati su quella di semola che, in termini percentuali, copre il 73% degli acquisti. Segue la pasta fresca con il 20% e quella all’uovo con il 7%. Non sfigura il prodotto a marchio Coop, con le sue linee che coprono quasi tutte le esigenze per un buon primo piatto: quasi il 40% di tutta la pasta acquistata su EasyCoop è a marchio Coop. Questo orientamento è particolarmente evidente nel segmento della pasta fresca dove ben il 58% è a marchio e di quella all’uovo con il 54%. Quali sono le tipologie di pasta preferite dai clienti EasyCoop? Per quanto riguarda la pasta di semola sono i fusilli (nella fattispecie a marchio Coop); nel segmento pasta fresca, i re sono gli gnocchetti con spinaci su ricetta tirolese (anche qui i clienti confermano la fiducia nel marchio Coop e in particolare nella linea Fior Fiore) e i grattini per la pasta all’uovo.

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EFA News - European Food Agency
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