Fruit Modena e Agrintesa, la fusione è fatta
L'aggregazione porta il catasto ortofrutticolo della cooperativa a 10.500 ettari più 7.300 ettari di vigneto
La fusione di Fruit Modena Group in Agrintesa è realtà. Con l’assemblea straordinaria di Faenza (Ra) si è, infatti, concluso il ciclo di sei incontri territoriali che ha deliberato ufficialmente l’operazione. Un’aggregazione che porta il catasto ortofrutticolo della cooperativa a 10.500 ettari a cui si aggiungono 7.300 ettari di vigneto. L’assemblea, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Alessio Mammi, ha approvato una delle più importanti operazioni di aggregazione cooperativa - che avrà effetti giuridici a partire da gennaio 2026 - dell’ortofrutta emiliano-romagnola.
La collaborazione tra le due realtà era già in corso dal mese di maggio, con una cogestione del prodotto e un’integrazione gestionale e commerciale progressiva, a conferma di una visione comune e di una strategia condivisa avviata da tempo e costruita su radici comuni: le due cooperative, infatti, sono socie della stessa Organizzazione di Produttori, Apo Conerpo, e fra le fondatrici del Consorzio Opera la Pera, riferimento nazionale della filiera pericola. Fruit Modena Group, realtà specializzata nella produzione e lavorazione di pere con un catasto di oltre 1.100 ettari e moderne strutture dedicate, porta in dote una consolidata esperienza su questo frutto.
“Davanti alle difficili sfide agronomiche degli ultimi anni e alla necessità di massimizzare il valore della produzione dei nostri soci -spiega Adriano Aldrovandi, presidente di Fruit Modena Group-, il Consiglio di amministrazione e l’assemblea dei soci hanno ritenuto che la fusione in Agrintesa rappresentasse la strada migliore per garantire continuità alla nostra storia e, al tempo stesso, ampliare le opportunità per i nostri produttori. L’operazione consentirà una diversificazione del paniere, una razionalizzazione delle attività e un miglioramento dei risultati complessivi: la cooperazione continuerà a supportare un territorio frutticolo storico e di primaria importanza come quello modenese”.
“In soli diciotto mesi Agrintesa ha portato a termine tre processi di fusione -aggiunge Aristide Castellari, presidente di Agrintesa- prima Osas in Calabria e Ortolani Cofri in Romagna, ora Fruit Modena Group. Sono tappe di un percorso che risponde al nostro Dna aggregativo: crediamo che concentrazione delle produzioni e diversificazione dei territori siano i pilastri per garantire continuità e solidità al sistema ortofrutticolo. Questa fusione incrementa in modo significativo il nostro peso specifico nel comparto pere, rendendo Agrintesa ancora più protagonista della filiera. Siamo consapevoli delle difficoltà climatiche e fitosanitarie che la pericoltura sta affrontando: vogliamo contribuire alla salvaguardia e al rilancio di una produzione strategica per i nostri soci”.
Soddisfazione anche da parte del direttore generale Cristian Moretti, che sottolinea come la fusione rappresenti “una conferma della capacità di Agrintesa di dare risposte efficaci e di qualità ai produttori associati, consolidando il nostro ruolo di player di riferimento del comparto”.
Le assemblee sul territorio hanno visto, nella loro parte ordinaria, anche l’approvazione del bilancio della cooperativa relativo all’esercizio 2024/2025. Il presidente Castellari ha evidenziato il percorso di crescita con “nuove fusioni, progetti produttivi per i soci e investimenti mirati a rendere la cooperativa sempre più solida e pronta ad affrontare le sfide del mercato. Il bilancio approvato mostra risultati positivi che testimoniano una gestione sana, responsabile e orientata al futuro”.
“Il bilancio 2024-2025 -illustra il direttore Moretti- fotografa il ritorno a un’annata produttiva in regime ordinario, con un valore della produzione pari a 404 milioni di euro (448 milioni il consolidato), un incremento del 28% del liquidato ai soci, un patrimonio netto in crescita a 147 milioni con un utile d’esercizio di 840 mila euro (2 milioni consolidato). In continuità con il passato e significativi gli 11,3 milioni di euro investiti per potenziare ulteriormente automazione e digitalizzazione, a beneficio dell’efficienza complessiva. Ogni giorno lavoriamo consapevoli delle difficoltà affrontate dai nostri frutticoltori e viticoltori: il nostro obiettivo è sostenerli con una struttura efficiente, organizzata e fortemente professionalizzata, capace di garantire risultati concreti e remunerazioni adeguate”.
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