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CLARA MOSCHINI

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Idratazione: alleata per ridurre percezione del dolore

La corretta disponibilità di liquidi mantiene stabile sistema nervoso

L’acqua è parte fondamentale del nostro equilibrio quotidiano e svolge un ruolo chiave anche nel mantenimento del benessere fisico. Un’adeguata idratazione può infatti contribuire a modulare la percezione del dolore, migliorando la risposta del corpo agli stimoli dolorosi. Sostiene inoltre l’equilibrio elettrolitico e la funzionalità neuronale, favorendo la regolazione del volume plasmatico, l’ossigenazione dei tessuti e la risposta del sistema nervoso centrale, tutti fattori che aiutano a ridurre la sensibilità al dolore.

Uno stato di disidratazione, anche lieve, può influenzare negativamente la soglia del dolore, amplificando la risposta del sistema nervoso centrale a questi stimoli. Questo avviene perché la carenza di liquidi altera l’equilibrio elettrolitico e la funzionalità neuronale, stimolando la produzione di cortisolo - l’ormone dello stress - e favorendo processi infiammatori che acuiscono la sensibilità dolorifica.

Un’idratazione corretta, che corrisponde all’assunzione quotidiana di almeno 1,5 litri di acqua, favorisce la regolazione del volume plasmatico, migliora l’ossigenazione dei tessuti e sostiene la funzionalità del sistema nervoso autonomo, contribuendo a una percezione del dolore più contenuta.

L’effetto analgesico dell’acqua non deriva dunque solo da un miglioramento generale dello stato di salute, ma anche da un’influenza diretta sui centri cerebrali deputati all’elaborazione sensoriale.

“Bere acqua in modo regolare e consapevole non significa soltanto mantenere l’equilibrio idrico dell’organismo, ma anche sostenere un meccanismo di autoregolazione del dolore. L’idratazione influenza la trasmissione neuronale e la risposta infiammatoria: due componenti chiave nella modulazione della percezione dolorifica. In particolare, una corretta disponibilità di liquidi aiuta a mantenere stabile l’attività del sistema nervoso centrale, prevenendo iperreattività che può tradursi in una maggiore sensibilità al dolore”, afferma Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation.

L’acqua si conferma quindi come un vero e proprio “modulatore naturale del dolore”, capace di agire in sinergia con il corpo per preservarne equilibrio, efficienza e benessere complessivo.

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EFA News - European Food Agency
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