It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Addio a Giuliano Noè, il "Barberologo"

Il Monferrato piange la scomparsa a 90 anni dell'enologo che ha traghettato il marchio ad ambasciatore del Piemonte

Si è spento a 90 anni Giuliano Noè enologo e protagonista della rinascita della Barbera, figura di spicco per il mondo del vino piemontese. Non a caso lo chiamavano “il Barberologo” per la passione con cui difendeva questo vitigno. 

"È stato un uomo straordinario, un visionario. È mancato sereno tra l’amore della sua famiglia, tra le mie braccia e quelle delle sue figlie Silvia, Elena e Giuliana" dice la moglie Carla De Paolini

Noè lascia un vitigno, la “Signora in Rosso”, come lui chiamava la Barbera: soprattutto, lascia un’eredità che ha contribuito a ridisegnare il profilo enologico del Sud Piemonte. Nato a Monforte d’Alba nel 1935, Noè aveva iniziato il suo percorso nel vino nel 1956, giovanissimo, in una cantina di Canelli. Gli esordi alla Cantina di Vinchio e Vaglio Serra, a Vinchio in provincia di Asti, realtà che fu tra le precorritrici della rivoluzione Barbera.

Perché, come dicevamo, il nome di Noè resta legato alla Barbera che lui ha contribuito a traghettare dallo stato di vino da bettola fino a diventare uno dei più importanti ambasciatori del Piemonte nel mondo. Non tutto è stato rosa e fiori: Noè ha vissuto in prima linea il trauma dello scandalo del metanolo e soprattutto ha guidato la fase della rinascita, quando negli anni Ottanta il vitigno ha ritrovato dignità, qualità e prestigio internazionale. Tra le sfide che più lo hanno visto protagonista c’è quella per il Nizza, che nel 2014 ha finalmente ottenuto il riconoscimento di Docg autonoma. 

Il Gambero Rosso nel 2005 gli conferì il prestigioso riconoscimento di “Enologo dell’anno”. Nella chiesa di San Giovanni di Nizza Monferrato, giovedì 4 dicembre alle 15 si svolgerà il funerale.

Fc - 55804

EFA News - European Food Agency
Similar