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CLARA MOSCHINI

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Bayer festeggia in Borsa le novità sul caso Roundup

Titolo positivo ieri e oggi dopo invito di Trump alla Corte Suprema di accogliere i ricorsi dell'azienda

Continua la performance positiva di Bayer alla Borsa di Francoforte: dopo la chiusura stellare di ieri in rialzo del 12% ai massimi storici, dopo avere toccato anche un +15%, oggi il titolo viaggia in tranquillo territorio positivo in rialzo dell'1%. Un balzo che aggiunge guadagni alla performance già ricca delle azioni Bayer di questo 2025, ora arrivati al 75% considerando i 19,39 euro di inizio gennaio. 

A dare lo spunto al titolo in Borsa è stato l'intervento dell'amministrazione Usa di Donald Trump che ha esortato la Corte Suprema ad accogliere i ricorsi presentati da Bayer contro le sentenze sfavorevoli sul suo Roundup, un erbicida commerciale prodotto originariamente da Monsanto (ora Bayer) il cui principio attivo principale è il glifosato, sostanza chimica sintetica ad azione sistemica non selettiva usata per eliminare erbacce e infestanti in agricoltura, giardini e aree non coltivate., una sostanza chimica sintetica ad azione sistemica non selettiva usata per eliminare erbacce e infestanti in agricoltura, giardini e aree non coltivate.

Bayer, ovviamente, ha accolto positivamente la notizia tanto che in un comunicato, si dichiara "lieta" che il "Solicitor General sostenga la revisione da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti della richiesta nel caso Durnell e concordi con le argomentazioni dell'azienda in materia di preclusione".

L'azienda, sottolinea la nota, "ritiene che il sostegno del governo degli Stati Uniti sarà importante per l'esame della sua richiesta da parte della Corte". Secondo la nota, "la divergenza tra le corti d'appello federali nel contenzioso per lesioni personali relativo al Roundup, sulla questione trasversale se la legge federale prevalga sulle rivendicazioni statali basate su teorie di mancata segnalazione dei rischi, giustifica la revisione e la risoluzione da parte della massima autorità giudiziaria del Paese".

“Il sostegno del governo degli Stati Uniti è un passo importante e una buona notizia per gli agricoltori statunitensi, che hanno bisogno di chiarezza normativa - ha affermato il ceo Bill Anderson - La posta in gioco non potrebbe essere più alta, poiché l'applicazione errata della legge federale mette a rischio la disponibilità di strumenti innovativi per gli agricoltori e gli investimenti nell'economia statunitense in generale”. 

"Una formulazione simile a quella della legge federale sugli insetticidi, fungicidi e rodenticidi (FIFRA) è inclusa in altre leggi federali, come quelle che regolano i dispositivi medici, i prodotti avicoli, la carne e i veicoli a motore - aggiunge la nota - È ora che il sistema giuridico statunitense stabilisca che le aziende non possono essere punite in base alle leggi statali per aver rispettato i requisiti federali in materia di etichettatura".

Nell'ambito della strategia multiforme adottata dall'azienda, prosegue il comunicato di Leverkusen, "una sentenza positiva sulla questione centrale e trasversale della preclusione potrebbe aiutare l'azienda ad avvicinarsi alla chiusura di decine di migliaia di cause relative al Roundup, che si basano in gran parte su rivendicazioni fondate su teorie di mancata segnalazione dei rischi. L'EPA e tutte le altre autorità di regolamentazione mondiali che hanno valutato in modo indipendente la sicurezza del glifosato, il principio attivo presente nella maggior parte dei prodotti Roundup, hanno concluso che può essere utilizzato in modo sicuro".

L'azienda, si legge nel comunicato, "continua a portare avanti la sua strategia su più fronti volta a contenere in modo significativo il contenzioso entro la fine del 2026, come indicato nella sua comunicazione del terzo trimestre".

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EFA News - European Food Agency
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