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CLARA MOSCHINI

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Magnum/2. Primo giorno di borsa amaro

Il titolo dello spin off dei gelati di Unilever oggi ha perso il 3%

Primo giorno di borsa difficile per The Magnum Ice Cream company che ad Amsterdam oggi lascia subito sul terreno un pesante 3% (vedi articolo di EFA News).

Ieri, alla fine, l'ipo ha fruttato una capitalizzazione di mercato pari a 7,8 miliardi di euro, inferiore alle attese di alcuni analisti: Barclays, per esempio, pensava che la società avrebbe potuto essere valutata tra 10,1 miliardi e 10,8 miliardi di euro, pari a 9-9,5 volte l'utile atteso del 2026 prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni.

Dopo essere stata la divisione meno redditizia di Unilever, Magnum prevede di sfruttare la sua nuova indipendenza per concentrarsi sull'accelerazione della crescita. A guidare la nuova società è Jean-François van Boxmeer, già ceo di Heineken e alla presidenza di Vodafone ma all’apertura ufficiale del listino di Amsterdam ha preso la parola l’amministratore delegato Peter ter Kulve. Il manager ha rivendicato l’orgoglio di sbarcare nella “città natale” del marchio, sottolineando come l’indipendenza renda l’azienda più rapida, focalizzata e ambiziosa. 

"La nostra missione è molto chiara: l'azienda non cresceva abbastanza rapidamente. Doveva crescere dell'1%-2% in più e la redditività era inferiore di 400-500 punti base - ha dichiarato all'atto della quotazione il ceo, Peter ter Kulve - Abbiamo una strategia chiara per garantire la crescita, migliorare la produttività e reinvestire in TMICC in linea con gli obiettivi a medio termine che abbiamo definito nel corso del nostro recente Capital Markets Day. Grazie ai nostri marchi iconici, alle nostre competenze di livello mondiale, al nostro personale esperto e alla fiducia di milioni di amanti del gelato in tutto il mondo, miriamo a guidare la rivoluzione degli snack surgelati, creando nuove occasioni, innovando nuovi prodotti e nuovi modi per deliziare le persone in tutto il mondo, migliorando il servizio ai nostri clienti e creando valore per i nostri azionisti e gli stakeholder in generale. La vita ha un sapore migliore con il gelato!". 

Con la quotazione Magnum punta a una crescita organica annua delle vendite del 3%-5% a partire dal prossimo anno, in linea con il mercato globale, e a un free cash flow compreso tra 800 milioni e 1 miliardo di euro nel 2028 e 2029. Il debutto in Borsa conclude un lungo processo di separazione. L'unità era stata brevemente considerata per una vendita al private equity nel 2024, poi Unilever ha optato per uno spin-off su tre borse, ulteriormente ritardato dalla chiusura del governo statunitense. La casa madre Unilever, che ieri ha chiuso la seduta a Londra con un crollo del 6,6% oggi ha ripreso vigore segno che il debutto in Borsa dell'ex marchio di gelati oggi indipendente è gradito: il titolo, infatti, ha guadagnato il 15,7%.

2 - Fine

Fc - 55939

EFA News - European Food Agency
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