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CLARA MOSCHINI

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Cucina italiana/2. Grana Padano: tributo alla cultura del cibo che unisce

Consorzio del formaggio Dop più diffuso al mondo plaude al riconoscimento

La decisione ufficiale assunta oggi dal Comitato Unesco riunito a New Delhi sancisce l’ingresso della cucina italiana nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità (leggi notizia EFA News). Un risultato storico che valorizza non un semplice insieme di ricette, ma un sistema vivente di conoscenze, pratiche quotidiane, ritualità familiari e comunitarie, pluralità territoriali e capacità di trasmettere saperi attraverso le generazioni.

Il Consorzio tutela del Grana Padano, il formaggio Dop più consumato al mondo, accoglie questo riconoscimento con orgoglio profondo e con la consapevolezza del significato culturale che esso porta con sé. La cucina italiana è infatti un luogo identitario, dove le tradizioni si intrecciano alla creatività, dove ogni gesto — dalla scelta degli ingredienti alla preparazione dei piatti — racconta un rapporto autentico con il territorio e con la propria storia.

In questo quadro, il Grana Padano rappresenta uno dei simboli più longevi e riconoscibili della nostra tradizione gastronomica. Nato secoli fa come espressione della sapienza dei monaci dei territori padani, tramandato con rigore e passione da generazioni di casari, il Grana Padano testimonia ancora oggi il valore del sapere artigianale, della cura delle comunità rurali e della responsabilità verso l’ambiente e la biodiversità.

“Questo riconoscimento celebra anche la nostra identità e il valore delle tradizioni", dichiara presidente del Consorzio Renato Zaghini. "È un tributo alla cultura del cibo che unisce le famiglie, i territori e le comunità. Un patrimonio che non appartiene solo all’Italia e alle eccellenze enogastronomiche che la contraddistinguono, ma che parla al mondo intero attraverso il linguaggio universale della convivialità”.

Il Consorzio oggi ribadisce anche il proprio impegno nel custodire e valorizzare questo patrimonio immateriale, contribuendo a mantenerlo vivo e significativo anche per le generazioni future. Il riconoscimento Unesco non segna una conclusione, ma l’inizio di una fase nuova: una responsabilità condivisa nel preservare ciò che rende la cucina italiana un modello unico di cultura alimentare, umanità e memoria collettiva.

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EFA News - European Food Agency
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