Verona in lutto: muore Giovanni Mion re di Migross
L'imprenditore, tra i fondatori anche di Eurospin, è deceduto a 74 anni
Il gruppo Migross ha annunciato la scomparsa di Giovanni Mion, socio fondatore e protagonista della crescita del gruppo veronese. Mion è deceduto a 74 anni dopo una malattia durata alcuni anni: oggi 12 dicembre, l’ultimo saluto nella Basilica Santa Teresa di Gesù Bambino, in via Volturno, a Verona.
Proprio da una sua idea, nel 1974 è nata la Fratelli Mion snc, oggi Migross Spa. Sempre nel 1974 ha apertoa a Verona, nel quartiere di San Zeno, il primo supermercato a conduzione familiare: una novità per quegli anni e l’inizio di un percorso imprenditoriale che nel 2024 ha festeggiato i 50 anni di attività.
A rendere possibile questa crescita è stato l’impegno congiunto dei figli Valter, Romano, Giovanni, Carla, Giuseppe, Luigi e Stefano, sostenuti dall’amata madre Bruna. Oggi Migross è una realtà solida e strutturata: 1.700 collaboratori, 48 punti vendita nei format Market, Supermercati, Superstore e Cash&Carry, e una storia che nel 1993 l’ha vista tra i fondatori di Eurospin, oggi leader del discount con oltre 1.300 punti vendita.
Quando l’azienda ha visto la luce, Giovanni aveva poco più di vent’anni. Fin dai primi anni ha seguito personalmente gli approvvigionamenti: nei primi anni Settanta ha contribuito alla realizzazione del centro di lavorazione dell’ortofrutta in via Barbarani, dotato di macchine confezionatrici.
Con l’espansione della rete, Giovanni ha assunto il ruolo di responsabile vendite, affiancando il fratello Giuseppe nella gestione dei negozi. Tratto distintivo di Giovanni Mion è sempre stato la capacità di costruire relazioni autentiche: i suo sguardo alle persone andava oltre il lavoro come confermano le tante iniziative dedicate ai dipendenti e da lui promosse, come la creazione di un gruppo di corsa che si allenava insieme la domenica, un modo per rafforzare lo spirito di squadra e favorire la convivialità.
"È come se papà avesse vissuto due vite, 140 anni - dice Francesco, uno dei figli di Giovanni Mion - Ricordo che la sua sveglia suonava alle 3, ogni mattina: a quell’ora partiva per andare al mercato e rientrava a casa alla sera, quando il Tg1 era già iniziato. E così è stato fino all’ultimo, fino a quando la malattia glielo ha permesso".
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