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CLARA MOSCHINI

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Imballaggi. Natale: boom ordini e ansia di smaltimento

Associazione Italiana Scatolifici rassicura: "Il pacco è una risorsa, non un rifiuto"

Il Natale 2025 si preannuncia come uno ‘stress test’ importante ma sempre più sostenibile per la logistica italiana. Se da un lato le aziende si preparano a un boom di spedizioni, dall'altro cresce la sensibilità ambientale dei consumatori. È quanto emerge dall’indagine di mercato condotta da Ipsos Doxa per l’Associazione Italiana Scatolifici, che ha analizzato lo scenario sia dal punto di vista delle aziende utilizzatrici (B2B) che dei consumatori finali (B2C).

I dati Ipsos Doxa scattano una fotografia chiara del "paradosso natalizio". Lato aziende, l'ottimismo è tangibile: il 65% prevede un aumento degli acquisti di imballaggi in cartone ondulato per le festività imminenti, e il 74% ritiene che questo incremento produttivo genererà un impatto economico positivo per l'intero comparto.

Dall'altro lato della filiera, i consumatori mostrano cautela: il 49% degli italiani teme che l'uso massiccio di carta e cartone per gli imballaggi legati ai regali avrà un impatto ambientale elevato. Una preoccupazione che l'Associazione Italiana Scatolifici, forte dei dati ufficiali e di filiera, vuole trasformare in consapevolezza positiva.

"Comprendiamo l'ansia del consumatore di fronte alla mole di pacchi natalizi, ma i dati ci dicono che quella montagna di scatole non è un problema, bensì una risorsa gestita con eccellenza dal sistema Italia", dichiara Andrea Mecarozzi, presidente dell'Associazione Italiana Scatolifici. "Il nostro Paese vanta un tasso di recupero del 92,5% per carta e cartone, un record a livello europeo. Inoltre, l'89% della fibra utilizzata per produrre il cartone ondulato proviene già da materiale riciclato. Il pacco di Natale in cartone, quindi, nasce sostenibile e torna a essere materia prima in un ciclo chiuso quasi perfetto. Anche perché il cartone ondulato è la materia prima seconda più preziosa per il riciclo per le sue caratteristiche qualitative".

L’E-commerce responsabile e la seconda vita della scatola L’indagine Ipsos Doxa conferma che l’e-commerce è ormai il canale principale di contatto con il cartone ondulato per i 3/4 dei consumatori (75%). Tuttavia, il consumatore italiano si dimostra sempre più virtuoso: non si limita a riciclare, ma riutilizza. Il 61% degli intervistati dichiara di usare le scatole ricevute per lo stoccaggio di oggetti in casa, mentre il 44% le impiega per nuove spedizioni personali o per la vendita di prodotti di seconda mano.

Il cartone ondulato diventa così una sorta di "moneta circolare" che estende il proprio ciclo di vita ben oltre la singola consegna, rispondendo alla richiesta di sostenibilità che arriva soprattutto dalle generazioni più giovani (Gen Z), molto attente al contributo delle PMI del settore alla sostenibilità del Paese.

"I dati confermano che il nostro settore, composto da centinaia di Pmi radicate sul territorio, è il ‘motore silenzioso’ di un Natale che può dirsi davvero sostenibile. L’e-commerce sta creando un rapporto sempre più diretto tra i consumatori e l’imballaggio in cartone, ma dobbiamo considerare anche il lato ‘meno visibile’ ai più: ogni singolo prodotto che arriverà nelle nostre case per Natale - dai regali, agli alimenti, al vino – è stato protetto da un imballaggio in cartone ondulato durante la sua catena distributiva. Il picco natalizio dei pacchi tornerà dunque a nuova vita, nell’ottica della massima circolarità e rispetto dell’ambiente che caratterizzano il nostro comparto", conclude Mecarozzi.

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EFA News - European Food Agency
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