E' morto Aldo Maria Brachetti Perretti, il "petroliere" del Pollenza
Era stato a capo del gruppo Api, ma fondò anche l'azienda vitivinicola premium
È morto venerdì 26 dicembre a Roma, all’età di 93 anni, il conte Aldo Maria Brachetti Peretti, storico leader del gruppo Api. Nato nel 1932, Brachetti Peretti è stato a capo di Api, Anonima Petroli Italiana S.p.A. poi divenuta nel 2019 Italiana Petroli S.p.A.
Ma Brachetti Peretti era molto legato alle Marche e a Tolentino in provincia di Macerata, in particolare, dove aveva fondato l’azienda vitivinicola "Il Pollenza". A metà degli anni ‘70, il petroliere restaura il maniero "Il Casone" che dagli anni '50 vedeva ospitare le cacce della compagnia che faceva capo al conte. È qui che nasce il progetto "Il Pollenza": vini dedicati al territorio come il Pollenza, il Castello della Rancia e più recentemente il Tolentino.
La tenuta venne acquistata da Brachetti Peretti negli anni Settanta: da un primo nucleo, composto dalla residenza sangallesca del Cardinale Ascanio Parisani, negli anni era stata progressivamente ampliata, inglobando case coloniche, antiche residenze e terreni, fino a ricomprendere una buona parte della proprietà dei principi Antici Mattei che dalla fine del Settecento l’avevano posseduta e frazionata.
La tenuta Il Pollenza consta di 280 ettari nei Comuni di Tolentino e Pollenza e, negli anni, è diventata una fiorente cantina che produce vini di altissima qualità. Il conte Aldo, raccontano le cronache, arrivava nella sua tenuta spesso di sabato, in elicottero: restava per il weekend e, talvolta, anche oltre. La cantina conta su una barricaia con capacità di stoccaggio fino a 2.000 tra barriques e tonneaux a 7 metri di profondità che raccontano una terra che si presta a cullare vitigni internazionali.
Il Pollenza nacque nel momento in cui il conte, parlando con Giacomo Tachis, influente enologo, comprese che la sua terra in Val di Chienti aveva un potenziale ancora inespresso, favorevole ai grandi rossi bordolesi. Nella proprietà del conte sono passati nel corso degli anni diversi big dell’industria, della politica e della società italiana. In tanti ricordano ancora, ad esempio, la grande festa che Brachetti Peretti organizzò nel giugno del 2005 a Villa La Parisiana a Tolentino per il lancio di quattro vini tra cui “Il Pollenza”, “Brianello” e “Cosmino” (questi ultimi due dedicati ai suoi nipoti).
"Un assoluto protagonista del mondo economico-finanziario italiano e mondiale - ha ricordato il sindaco Mauro Sclavi - e ha lasciato un segno indelebile anche qui, sostenendo alcune nostre iniziative, non ultima la Biennale dell’Umorismo, soprattutto investendo nella propria cantina e realizzando uno dei primi impianti a energia solare. Era per noi divenuto familiare sentirlo sorvolare nei fine settimana con il proprio elicottero la città, prima di atterrare al Casone. Lo ricorderemo per le sue doti di capitano d’azienda; per me era un cavaliere di altri tempi".
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