Gran Bretagna verso il divieto di bollire le aragoste vive
Potrebbe trasformarsi in legge il Documento del governo Starmer sul benessere degli animali
Il governo inglese si è schierato dalla parte degli animali contro le sofferenze che, troppo spesso, l'uomo infligge loro con i suoi comportamenti, anche in cucina, per alcune specie come i crostacei. In quest'ottica l'esecutivo ha divulgato pochi giorni fa il Documento programmatico dal titolo: "Strategia per il benessere degli animali in Inghilterra". Pubblicato il 22 dicembre 2025 è stato presentato al Parlamento dal Segretario di Stato per il Dipartimento dell'Ambiente, dell'Alimentazione e degli Affari rurali, Emma Reynolds, "per ordine di Sua Maestà".
Nell'introduzione al documento, si legge che "il governo si impegna a salvaguardare il benessere degli animali nel lungo termine. Anziché adottare una legislazione frammentaria, adotteremo un approccio più strategico, mirato agli interventi dove sono più necessari. Ciò significa - spiega il documento - una regolamentazione più rigorosa dove gli standard sono più deboli, un'applicazione efficace delle norme e la collaborazione con il settore per fornire agli allevatori e ai proprietari di animali un sostegno aggiuntivo dove necessario. Vieteremo la caccia con i cani e l'uso di trappole a laccio. Porremo fine al contrabbando e all'allevamento intensivo di cuccioli, reprimendo le reti criminali che sfruttano gli animali e le famiglie".
Dal punto di vista pratico, quello che suscita il maggiore interesse è la presa di posizione che il governo Starmer ha deciso di intraprendere per quanto riguarda la cottura delle aragoste: la nuova proposta, infatti, mira a vietare l'uccisione dei crostacei quando sono ancora coscienti. In pratica, stop all'immersione diretta nell'acqua bollente.
Nella sezione "Benessere dei crostacei decapodi e dei molluschi cefalopodi" si legge: "l'Animal Welfare (Sentience) Act 2022 ha segnato una svolta fondamentale riconoscendo formalmente che i crostacei decapodi come granchi, aragoste, gamberi e gamberetti, e i molluschi cefalopodi come calamari e polpi sono esseri senzienti in grado di provare dolore e sofferenza".
"Sebbene vi sia un numero crescente di prove che indicano quali siano le protezioni e gli standard adeguati in materia di benessere, permangono ancora delle lacune nella nostra comprensione. Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda la nostra conoscenza di come gli animali vivi si muovono lungo le catene di approvvigionamento, dalla cattura alla macellazione. Senza questa conoscenza, può essere difficile garantire che questi animali siano adeguatamente protetti in ogni fase e prevenire dolore o sofferenza inutili".
"È necessario migliorare il modo in cui i crostacei decapodi e i molluschi cefalopodi vengono gestiti lungo tutta la filiera. L'industria della pesca sta già adottando misure per migliorare le protezioni. È inoltre necessario approfondire la conoscenza delle pratiche della filiera, in modo da poter intraprendere ulteriori azioni, se necessario. Ciò include la verifica della necessità di modifiche legislative, come da prassi standard.
Per questo, il governo "si impegna a
- pubblicare linee guida sui metodi di uccisione dei decapodi compatibili con gli attuali requisiti legali in materia di benessere al momento dell'uccisione, chiarendo che la bollitura da vivi non è un metodo di uccisione accettabile
- sviluppare una base di dati scientifici sul movimento dei decapodi e dei cefalopodi vivi lungo la catena di approvvigionamento, attraverso la ricerca e il coinvolgimento continuo delle parti interessate
- costruire una base di dati scientifici su come garantire il benessere dei decapodi nei punti critici della catena di approvvigionamento".
"Gli animali - si legge nell'ultimo documento di pochi giorni fa presentato dall'esecutivo - sono esseri senzienti, capaci di provare dolore, paura, piacere e gioia, ed è nostra responsabilità collettiva proteggere il loro benessere, specialmente nelle nostre interazioni con loro. L'85% degli adulti del Regno Unito concorda sul fatto che abbiamo il dovere morale di salvaguardare il benessere degli animali (Science Search Defra, 2025)".
Secondo i promotori della nuova riforma, continuare a tollerare la bollitura da vivi è incompatibile con il riconoscimento giuridico dei crostacei come esseri senzienti. Un paradosso che la Gran Bretagna vuole finalmente risolvere con l'obbligo di ricorrere a tecniche considerate meno dolorose come stordimento elettrico, raffreddamento con aria fredda o immersione nel ghiaccio prima della cottura.
Se verrà approvata la nuova riforma il Regno Unito si affiancherebbe a Norvegia, Nuova Zelanda, Svizzera e Olanda paesi che hanno già vietato la bollitura dei crostacei vivi, imponendo l'uso di tecniche di stordimento prima della cottura. Anche l'Italia è schierata in questo senso pur senza una legge che preveda espressamente il divieto di bollitura da vivi per i crostacei. Nel 2017 la Corte di Cassazione ha stabilito che esporre aragoste vive con le chele legate sul ghiaccio può configurare il reato di maltrattamento di animali. Sulla scia di quella sentenza, nel 2021 il Comune di Parma ha introdotto un regolamento che vieta di cucinare crostacei da vivi e di legarne le chele.
"In Inghilterra - si legge nel documento - ci sono circa 150 milioni di animali da allevamento, di cui 22 milioni di bovini, ovini e suini e 133 milioni di pollame (Defra, 2025). Ogni anno nel Regno Unito vengono allevati e macellati circa 1,1 miliardi di polli da carne (Defra, 2025). Nel frattempo, si stima che nel Regno Unito ci siano oltre 35 milioni di animali domestici (UK Pet Food, 2025)".
"Il benessere degli animali - prosegue il documento - è anche una questione che ha un impatto sulla nostra economia, sull'ambiente e sulle nostre comunità, sulla salute e sul benessere degli animali e degli esseri umani. È una questione che sta a cuore a molte persone e consumatori. Il settore zootecnico contribuisce all'economia del Regno Unito con 20,1 miliardi di sterline (Defra, 2024); il mercato britannico della cura degli animali domestici ha un valore stimato di 8,2 miliardi di sterline e si prevede che crescerà del 7% all'anno (Pets at Home, 2024)".
EFA News - European Food Agency