Carrefour va via dall'Italia?
Starebbe per uscire dai paesi "non core": la società non commenta

Carrefour va via dall'Italia? Si rifanno forti le indiscrezioni sulla cessione dei punti vendita italiani del brand. Le ultime voci in arrivo dal Financial Times, sostengono che l'Italia sarebbe rientrata tra i paesi considerati “non core”. Ad avvalorare le indiscrezioni sul possibile addio del marchio francese dall'Italia è anche il settimanale tedesco Lebensmittel Zeitung: in un articolo, il giornale che si occupa di food sostiene che "l'addio è vicino". Carrefour, titola il quotidiano, "cerca parti interessate per il suo business in Italia". Il gruppo francese, secondo la testata tedesca, "starebbe affrontando cambiamenti radicali".
"Ci sono sempre più segnali", scrive il giornale, che la catena di supermercati francese starebbe "riorganizzando il suo business globale. Per l'Italia, quarta filiale estera del gruppo francese, questo potrebbe significare una vendita. Secondo quanto riferito, diversi rivenditori stanno mostrando interesse" per i punti vendita. Tra gli interessati ci sarebbe anche una catena tedesca: ovviamente è già partito il risiko dei nomi con giganti come Lidl e Aldi in pole position sulle voci di un possibile acquirente. Tra gli interessati, sempre secondo indiscrezioni, ci sarebbero anche le italiane Conad ed Esselunga.
Richiesta di un commento su queste illazioni che si stanno moltiplicando, Carrefour Italia ha declinato l'invito. "Per il momento l'azienda non rilascia commenti su questi rumors né interviste", dicono dalla società.
Tra i paesi "non core" ci sarebbero il Belgio, che ha fatturato 3,3 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2024, l'Italia con 3 miliardi di ricavi in 9 mesi, la Romania (2,2 miliardi) e la Polonia (1,7 miliardi). Si salverebbe, invece, sempre secondo le indiscrezioni, la Spagna che, con 8,5 miliardi di fatturato viene considerato un paese strategico: per non parlare, poi del Brasile che evidenzia ricavi nei primi nove mesi 2025 da 15,5 miliardi e su cui il management sembra puntare vista la volontà di espansione mostrata pochi mesi fa con l'intenzione di prendersi tutta la filiale brasiliana per 880 milioni di Euro (leggi notizia EFA News). Negli ultimi mesi Carrefour è uscita da Giordania e Oman.
La cessione dei paesi non core, secondo fonti informate, sarebbe l’alternativa ai tentativi di matrimonio con la canadese Couche-Tard e la connazionale Auchan progettati dal ceo Alexandre Bompard ma mai arrivate a conclusione.
A favore dell'ipotesi di un'uscita dal nostro Paese resta il fatto che la produttività di Carrefour Italia, secondo le statistiche di Mediobanca, zoppica: tra il 2019 e il 2023, secondo il report, Carrefour in Italia ha accumulato perdite per 874,2 milioni. Il 2024 è terminato con ricavi per 4,18 miliardi, il 2,6% in meno a parità di perimetro. Il primo trimestre 2025 ha mostrato segni di vitalità con vendite a 2,6 miliardi di Euro, in rialzo del 2,9% rispetto al 2024: l'Italia, però, ha registrato un calo del fatturato dell'1,7% con vendite diminuite del 2,7% "a causa degli investimenti sui prezzi in un mercato leggermente negativo" (leggi notizia EFA News).
Eppure la cessione dei punti vendita italiani non convince. Secondo alcuni esperti, infatti, due motivi suonerebbero a contrasto delle indiscrezioni. Il primo: la controllata italiana ha in atto una riorganizzazione completa curata dall'ad Bompard. Seconda ragione: Carrefour Italia è diventato il franchisee numero uno.
EFA News - European Food Agency