Mastrolia (NewPrinces): "Se il produttore arriva direttamente al consumatore, crea valore"
Intervista esclusiva col presidente del gruppo dopo l'acquisizione di Carrefour Italia

Il "grande colpo" dell'estate non è stato frutto dell'improvvisazione ma di una strategia aziendale di lungo periodo. Stiamo parlando della recentissima acquisizione di Carrefour Italia da parte di NewPrinces (leggi notizia EFA News), che, tra i suoi effetti, avrà il rilancio del vecchio "glorioso" marchio GS. Quest'ultima solo l'ultimo balzo in avanti del gruppo presieduto da Angelo Mastrolia, protagonista di una lunga serie di operazioni finanziario-industriali decisamente controcorrente. In uno scenario generale in cui i più importanti asset italiani - nell'agroindustria come in altri settori - finiscono in mano americana, francese, tedesca o cinese, NewPrinces ha riportato Plasmon sotto il vessillo tricolore (leggi notizia EFA News) ma non va trascurata nemmeno l'acquisizione dello stabilimento produttivo Diageo di Santa Vittoria d'Alba, finalizzata il mese scorso (leggi notizia EFA News).
A colloquio con EFA News, il presidente di NewPrinces Angelo Mastrolia ha spiegato in che modo si è arrivati alla sorprendente acquisizione di Carrefour Italia e a quale modello di business agro-industriale sta puntando il suo gruppo.
Presidente Mastrolia, com'è nata l'acquisizione di Carrefour da parte del gruppo NewPrinces?
Da tempo crediamo che il modello della supply chain integrata sia un modello da perseguire. Per cui siamo stati sempre dell'opinione che chi produce, se riesce a arrivare anche al consumatore, crea valore. Ovviamente questa idea la perseguiamo già da qualche anno, ma non avevamo mai trovato un asset capace di avere una dimensione tale da poter veramente sperimentare questa strada: è vero, abbiamo avuto altre occasioni ma i target erano sempre non adeguati o troppo piccoli. É stato circa un mese e mezzo fa, per caso, che abbiamo intercettato una discussione con una banca d'affari in cui avevano riferito che era stato messo in vendita Carrefour in Italia. Appena mi hanno dato questa notizia, ho chiamato Rotschild [advisor nel'operazione, ndr], ho chiesto di essere invitato al processo e da lì è nato tutto.
Il core business del vostro gruppo è di natura industriale e produttiva: cosa l'ha motivata ad aprirsi un varco anche nella grande distribuzione? C'è una strategia particolare dietro?
Come accennavo prima, noi crediamo che la supply chain, cioè la catena del valore debba andare fino al consumatore. Fino a oggi abbiamo comprato fino al distributore ma ora, con questa operazione, abbiamo voluto accedere direttamente al mercato.
Tornerà, dunque, il marchio GS? Con che tempi e modalità?
I tempi saranno quanto più rapidi possibile e idealmente inizieremo a fare il cambio per regioni. Inizieremo, cioè, regione per regione, ovviamente con un minimo di tempi tecnici ma la nostra intenzione è accelerare questo cambiamento.
Dopo l'annuncio dell'acquisizione di Carrefour le azioni di NewPrinces sono crollate del 9% (leggi notizia EFA News, ndr): la spaventa o fa parte del gioco?
Questo non ci preoccupa, anche perché probabilmente adesso gli investitori hanno compreso meglio che cosa abbiamo fatto. Mi pare che il titolo in questo momento sia a +8,51%, per cui direi che l'investitore è stato disorientato e spaventato come può accadere se si tiene conto che il titolo era cresciuto di oltre il 20% nelle ultime due settimane, per cui c'era anche una condizione di "ipercomprato". Quando si verifica questa condizione e il titolo è andato particolarmente bene ma poi viene diffusa una notizia che non viene compresa immediatamente in termini di qualità dell'operazione, l'investitore si spaventa e il titolo viene venduto. Ora che si è compreso meglio, stiamo già recuperando tutto quello che avevamo perso la settimana scorsa. Tenga conto che stiamo finendo un mese in cui stiamo stati al +20%: quando si arriva a una performance così alta, è chiaro che per la paura che qualcosa vada male, alcuni iniziano a vendere. In seguito hanno iniziato a comprendere e ora c'è un forte recupero. Non so se verrà recuperato tutto ma sicuramente sarà recuperata una fetta importante del prezzo.
Il ministro Urso ha espresso appoggio alla vostra recente acquisizione (leggi notizia EFA News), che segue a "re-italianizzazione" di Plasmon, rilevato da Kraft Heinz: il rafforzamento il Made in Italy fa parte di una vostra strategia aziendale?
Noi sicuramente siamo tra quelli che hanno comprato più asset dalle multinazionali. Abbiamo comprato due volte da Nestlé, poi due volte da Kraft Heinz, quindi abbiamo comprato da Molinos, da Parmalat, infine da Mitsubishi in Inghilterra.
L'attuale trattativa sui dazi vi coinvolge?
Ovviamente seguo il tema ma la questione non ci tocca dal momento che non esportiamo negli Usa. Chiaramente il nostro maggiore mercato è quello britannico, poi ci sono l'Italia e la Germania, che va molto forte, e in generale, l'Europa. A ciò si aggiungono piccolissime fette dei mercati asiatici.
EFA News - European Food Agency