Consorzio Terre d'Oltrepò, a Broni (PV) arriva il commissario
Luigi Zingone si insedia oggi e incontra le maestranze per cercare di risanare la cantina in fallimento

Arriverà a Broni in provincia di Pavia al consorzio Terre d’Oltrepò oggi, lunedì 25 agosto Luigi Zingone il commissario nominato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy per cercare di risanare la Cantina. Zingone dovrà insediarsi oggi e incontrare le maestranze: nei giorni scorsi ha avuto un primo colloquio con l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, e con il direttore generale del settore Agricoltura della regine Lombardia, Andrea Massari.
La cantina, lo ricordiamo, è stata commissariata pochi gironi fa, esattamente il 20 agosto, con decisione del ministero delle Imprese e del made in Italy, su iniziativa del ministro Adolfo Urso, dopo l'ispezione ministeriale della Direzione generale per i servizi di vigilanza conclusasi lo scorso 31 luglio (leggi notizia EFA News).
Sulla questione si sono schierati i sindacati. La Uil Uila Pavia, ha chiesto un incontro urgente con il commissario per ascoltare le sue proposte e proporre soluzioni per la salvaguardia del lavoro e dei lavoratori. L'obiettivo, sostiene il sindacato pavese, è tutelare i posti di lavoro e la certezza per i soci conferitori.
"Abbiamo un’occasione unica di poter davvero rilanciare il futuro della cantina, stabilizzando i lavoratori e i conferitori, ma soprattutto di dare linfa economica a un territorio spesso dimenticato dalle istituzioni -spiega Massimo Marangon, della Uila Pavia-. Abbiamo chiesto un incontro al commissario Zingone per ascoltare lo stato dell’arte della situazione e poter fornire il nostro contributo di idee e soluzioni idonee al rilancio e alla salvaguardia della struttura e dei lavoratori. Speriamo che già lunedì si possa avere una risposta e si inizi a lavorare per il bene di Terre come hanno sinora fatto tutti i dipendenti".
Anche la Fai Cisl Pavia Lodi si rende disponibile a collaborare da subito con il commissario. "La nomina è l’unico atto che può ancora dare speranza di sopravvivenza all’azienda garantendo così un futuro ai lavoratori e ad un tessuto produttivo fondamentale per l’Oltrepo -sottolineano i sindacalisti Alessandro Cerioli e Francesco Lerede-. La Fai Cisl è stata la prima ad intravedere nella gestione Callegari crepe evidenti che molti hanno finto di non vedere sino al tracollo finale".
"Oggi -proseguono i due rappresentanti della Fai Cisl-, risultano fuori luogo le esternazioni sul commissario di Umberto Callegari, le cui responsabilità di questa situazione risultano evidenti e saranno tutte da evidenziare. Per noi, non è il tempo delle rivendicazioni sul passato ma quello di lavorare alacremente per dare all’azienda un futuro che purtroppo non si presenta certo semplice. Il grado di indebitamento della struttura, oltre 34 milioni di euro, e la disaffezione dei soci, legittima visto il mancato pagamento delle uve dello scorso anno, sono un fardello che il nuovo commissario dovrà affrontare da subito".
Terre d’Oltrepò rappresenta l’eccellenza della scena viticola italiana dal 2008, anno in cui il Gruppo nasce a seguito della fusione tra la Cantina di Casteggio (1907) e la Cantina Sociale Intercomunale di Broni (1960). Nel 2017 TDO acquisisce La Versa, storico brand che dal 1905 porta con sé oltre un secolo di tradizione. TDO rappresenta, inoltre, una delle più antiche Cantine Sociali del territorio, situata nel cuore della più vasta area in Italia vocata alla coltivazione di Pinot Nero, terza in Europa dopo Borgogna e Champagne con il 75% dei terreni dedicati alla coltivazione del vitigno.
EFA News - European Food Agency