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CLARA MOSCHINI

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Trump ordina un'indagine sui produttori di carne bovina Usa

Il presidente vuole vederci chiaro sull'aumento dei prezzi e sul presunto monopolio del settore

Nel mirino anche la brasiliana Jbs, il più grande produttore di carni al mondo.

È con un post sul suo Truth Social, che il presidente Usa Donald Trump ha chiesto al DOJ, il Department of justice, il ministero della Giustizia, "di avviare immediatamente un'indagine sulle aziende di lavorazione della carne che stanno facendo aumentare il prezzo della carne bovina attraverso collusioni illecite, fissazione dei prezzi e manipolazione dei prezzi Proteggeremo sempre i nostri allevatori americani  - ha scritto Trump - che vengono incolpati per ciò che viene fatto dai produttori di carne a maggioranza straniera, che gonfiano artificialmente i prezzi e mettono a repentaglio la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare della nostra nazione. L'azione deve essere avviata immediatamente, per proteggere i consumatori, per combattere monopoli illegali e garantire che queste e garantire che queste società non traggano profitti illeciti  a spese del popolo americano".

Nel mirino del presidente ci sono le principali aziende produttrici di carne bovina accusate di "presunta manipolazione dei prezzi nel mercato della carne bovina", con tanto di citazione da parte di Trump di preoccupazioni relative all'impatto che la questione avrebbe sugli allevatori americani. L'annuncio segue un periodo di prezzi al rialzo della carne bovina negli Stati Uniti: costi in aumento a causa della riduzione degli allevamenti di bovini e della forte domanda dei consumatori. 

Il sito ufficiale del governo, www.whitehouse.gov, riporta che "questa azione decisiva prende di mira i conglomerati dominati da stranieri che controllano l'approvvigionamento di carne in America e sono stati accusati di gonfiare artificialmente i prezzi a scapito degli agricoltori, degli allevatori e delle famiglie lavoratrici".

Ecco cosa c'è da sapere, secondo il sito:

"Per troppo tempo, una manciata di giganti del settore della lavorazione della carne ha messo sotto pressione gli allevatori americani, ridotto le mandrie e aumentato i prezzi nei negozi di alimentari. Esaminando se queste aziende abbiano violato le leggi antitrust attraverso la fissazione coordinata dei prezzi o la limitazione della capacità produttiva, questa indagine eliminerà qualsiasi collusione illegale, ripristinerà la concorrenza leale e proteggerà la nostra sicurezza alimentare.    

I “quattro grandi” produttori di carne - JBS (Brasile), Cargill, Tyson Foods e National Beef - dominano attualmente l'85% del mercato statunitense della lavorazione della carne bovina, rispetto al solo 36% del 1980. Due di queste aziende, tra cui il più grande produttore di carne al mondo, sono di proprietà straniera o hanno una significativa partecipazione e controllo straniero;

il consolidamento del settore ha schiacciato la concorrenza e messo in ginocchio gli allevatori di bestiame. Negli anni '80, i quattro principali produttori acquistavano un terzo di tutto il bestiame da macello: a metà degli anni '90, tale quota è esplosa fino a superare l'80% e da allora ha continuato a crescere; 

ciò ha portato allo sfruttamento dei consumatori, degli agricoltori e degli allevatori americani. Infatti, prove sempre più evidenti dimostrano che questo potere monopolistico ha ridotto drasticamente i pagamenti agli allevatori, diminuito le dimensioni delle mandrie, fatto aumentare i prezzi al consumo e minacciato la catena di approvvigionamento alimentare americana.

A Trump ha risposto, anche lui sui social, ossia su X, il procuratore generale Pam Bondi la quale ha confermato: “la nostra indagine è in corso. 

A condurre l'indagine è stato designato il viceprocuratore generale Abigail Slater, a capo della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia insieme a Brooke Rollins, segretario all'Agricoltura degli Stati Uniti. Anche Rollins ha pubblicato su X un post in cui chiede “trasparenza, responsabilità e un mercato equo che premi chi effettivamente alleva e produce la nostra carne bovina, non gli intermediari aziendali che manipolano il sistema”.

Fc - 55178

EFA News - European Food Agency
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