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CLARA MOSCHINI

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Campari: in vendita l'argenteria italiana?

Gruppo cederebbe Averna, Zedda Piras e Braulio, ritenuti non strategici

Campari Group continua a cedere alcuni dei sui "pezzi da novanta". Le indiscrezioni mediatiche di questi giorni parlano di tre vendite di notevolissimo rilievo, ovvero Averna, Zedda Piras e Braulio. Tre amari che, non soltanto rappresentano brand di prestigio anche internazionale ma sono fortemente legati alle eccellenze del territorio, nella fattispecie, rispettivamente, Sicilia, Sardegna e Valtellina.

Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, la vendita dei tre marchi dovrebbe fruttare a Campari 80 milioni di euro. La transazione sarebbe appoggiata dagli stessi consulenti di Mediobanca che hanno mandato in porto la cessione a Caffo di Cinzano (leggi notizia EFA News) e Festina, del valore di circa 100 milioni di euro.

Già circolano i nomi dei possibili acquirenti. Tra questi: Montenegro, Illva Saronno, Fratelli Branca Distillerie, Lucano 1894 e NewPrinces, che recentemente ha rilevato lo stabilimento Diageo di Santa Vittoria d'Alba (leggi notizia EFA News), in precedenza di proprietà di Cinzano.

La scelta di vendere tre brand importanti farebbe parte del piano di alleggerimento di Campari portato avanti dall'amministratore delegato Simon Hunt, che punta a cedere 30 marchi su 72, ritenuti in larga parte non strategici ma comunque del valore complessivo del 9% del totale.

Al contrario, dovrebbero rimanere all'interno della holding Campari gli aperitivi, che coprono il 40% del fatturato. Tra questi, marchi come Aperol (ritenuto il brand con più margini di crescita), Campari, Sarti Rosa, Cynar, Mondoro e Crodino.

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EFA News - European Food Agency
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