Kazakistan adotta corridoio verde per l'import alimentare
E vieta l'export di grano saraceno, farina, zucchero, semi e olio di girasole e molto altro

Il ministero delle finanze del Kazakistan ha introdotto il corridoio verde per facilitare le importazioni dei prodotti alimentari nel grande Paese eurasiatico. Parallelamente il governo ha introdotto il divieto di esportazione di alcuni prodotti agricoli ed alimentari come grano saraceno, farina, zucchero, patate, carote, rape, barbabietole, cipolle, cavolo bianco, semi di girasole, olio di semi di girasole. Il divieto non si applica per i Paesi membri dell'Unione doganale Eurasiatica (Armenia, Bielorussia, Kirghizistan, Russia).
Il comitato delle entrate dello Stato in seno al ministero delle finanze della Repubblica kazaka ha rafforzato il controllo doganale delle esportazioni. Il mix di misure protezioniste ed allo stesso tempo liberiste ha l'obiettivo di assicurare le forniture di prodotti alimentari di base e stabilizzare i prezzi nel Paese centrasiatico durante la fase di emergenza sanitaria. Sono aperti i posti di frontiera Nurly Zhol e Dostyk con la Cina, "Kazygurt", "Kaplanbek", "B. Konysbaeva", "Atameken", "Tazhen" con l'Uzbekistan, Temir baba con Turkmenistan, Kayrak, Zhana Zhol, Karakog, Sharbakty, Urlitobe, Kosak, Auyl, Ube, Zhaysan, Alimbet, Raw, “Kurmangazy”, “Taskala”, “Zhanibek” con la Federazione Russa. Ne parla oggi Ice da Almaty su fonte Forbes kz.
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