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Bevande: tempesta perfetta tra pandemia, rincari e nuove tasse

Le sfide della filiera discusse con Nomisma all’assemblea generale di Assobibe

Si è tenuta questa mattina, all’interno di Cibus 2022, l’assemblea generale di Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche. L’incontro dal titolo “Affrontare uniti la tempesta perfetta. Le sfide della filiera italiana delle bevande analcoliche”, ha visto il coinvolgimento delle associazioni che rappresentano anelli importanti della filiera a monte e a valle della fase di imbottigliamento dei prodotti del settore per fare il punto sullo stato dell’arte di un comparto che, dopo l’annus horribilis della pandemia e i primi segnali di ripresa che hanno caratterizzato il 2021, si trova adesso a fare i conti con forti incrementi dei prezzi di energia e materie prime, scarsa disponibilità di alcuni prodotti e una situazione sanitaria che continua ad alimentare preoccupazioni e incertezze.

Con l’occasione sono stati presentati i dati dello studio “I soft drinks in Italia: status, nuove sfide & scenari evolutivi per il settore”, realizzato da Nomisma. “L’industria delle bevande analcoliche e la filiera a monte e a valle hanno attraversato questi ultimi due anni di pandemia, i cui effetti si sono particolarmente sentiti nel canale Horeca, con grande determinazione a ripartire, facendo squadra, senza arrendersi alle difficoltà e ai cambiamenti nelle abitudini di consumo che ha lasciato in eredità", dichiara Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe. "Nel 2021 i consumi sono tornati a crescere, seppur sotto i livelli pre-pandemia (-6% rispetto al 2019), ma l’impennata dei prezzi di energia e materie prime alimentari, la guerra in Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale stanno mettendo a dura prova la tenuta del settore. In questo quadro, fare sistema diventa ancor più importante per reggere a quella che il presidente Bonomi ha definito una 'tempesta perfetta'".

L’incontro si è aperto con i saluti del sottosegretario al Mipaaf Gian Marco Centinaio e ha visto la partecipazione di Confagricoltura, Unionplast-Federazione Gomma Plastica e Anfima-Associazione Nazionale dei Fabbricanti di Imballaggi Metallici e affini, Italgrob - Federazione Italiana Distributori Horca e Fipe (Federazione italiana dei pubblici esercizi).

Come emerge dallo studio Nomisma, il Pil nel 2022 è atteso sotto il 2% e anche i consumi delle famiglie italiane, in risalita nel 2021, metteranno a segno un timido +1,7%. Anche l’industria delle bevande analcoliche, che dopo le chiusure di questi due anni di pandemia sembrava finalmente ritrovare ossigeno trainata dalle riaperture del canale Horeca (+30% rispetto al 2020, che però è ancora complessivamente -20% sul 2019), sta risentendo della situazione con effetto domino su tutti gli anelli della filiera: nei primi tre mesi del 2022 le vendite in Gdo hanno fatto registrare un -3,6% a volume.

A causa del calo dei consumi domestici e di una minor crescita dell’Horeca, per il 2022 si prevede una lieve contrazione del mercato delle bevande analcoliche (-0,4%) che si accentuerebbe (-2,3%) in caso di un ulteriore inasprimento della pandemia e di nuove chiusure e limitazioni negli ultimi tre mesi dell’anno. Secondo le stime di Nomisma, il biennio successivo potrebbe regalare una lieve ripresa, portando a fine 2024 le vendite del comparto ad un livello non lontano dal pre-Covid ma a volumi ancora inferiori al 2019. Se invece la pandemia non allentasse la sua morsa, eventuali nuove restrizioni in autunno rallenterebbero ulteriormente la ripresa.

Questo scenario, già di per sé preoccupante, peggiorerebbe ulteriormente con entrata in vigore della sugar tax, prevista per gennaio 2023, che comporterebbe un incremento del 28% della fiscalità per le aziende e inevitabili aumenti di prezzo per i consumatori, con una contrazione dei consumi dell’11,6% nel 2023 rispetto al 2022 e di ben il 17,1% rispetto al 2019, ossia ai livelli pre-pandemia. 

“Ci aspettano mesi difficili, soprattutto per le Pmi, che rappresentano il 61% del settore, che hanno minore accesso ai mercati internazionali delle materie prime e minori opportunità di economie di scala", afferma Giangiacomo Pierini ai microfoni di EFA News. "In questi anni abbiamo lavorato, e continueremo a farlo, insieme al Governo e ai diversi attori della filiera, in un’ottica di sistema perché siamo tutti anelli della stessa catena. Abbiamo modificato i nostri prodotti e i nostri modelli di sviluppo in ottica di maggiore attenzione alle esigenze di salute dei consumatori e di salvaguardia dell’ambiente. Adesso chiediamo al Governo che intervenga con misure congiunturali e strutturali a sostegno dei consumi e delle aziende, che hanno bisogno di stabilità e programmazione per poter guardare al futuro. Tra queste misure in primis la cancellazione di nuove tasse, inutili quanto dannose. Abbiamo bisogno di segnali immediati per dare speranze agli imprenditori e alle famiglie che devono beneficiare di manovre espansive indispensabili per la crescita del Paese”, conclude.

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EFA News - European Food Agency
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