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La svolta del Conegliano Valdobbiadene

Intervista con Elvira Bortolomiol, presidente del consorzio del Prosecco Superiore Docg

“I dati che presentiamo oggi parlano del deciso aumento di valore del nostro prodotto”, afferma la presidente Elvira Bortolomiol. La Denominazione ha centrato il suo obiettivo: +18% la crescita in valore che supera quella in volume (+13,7%) e decreta un nuovo ruolo del prodotto sul mercato.

Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, presieduto dallo scorso luglio da Elvira Bortolomiol, ha presentato i risultati economici del 2021. Il Rapporto economico, a cura del professor Eugenio Pomarici – del Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia, CIRVE– ha messo in luce il duplice traguardo raggiunto dalla Denominazione nel 2021, sia sul fronte dei volumi con 104,7 milioni di bottiglie sia su quello del valore con 621,4 milioni di euro ovvero una crescita del 18% sull’anno precedente.

“I dati che presentiamo oggi parlano del deciso aumento di valore del nostro prodotto - afferma Elvira Bortolomiol - riconoscimento dell’impegno di un’intera comunità che da generazioni lavora sulle nostre Rive e nelle nostre cantine. Inoltre, il risultato positivo del 2021 è il frutto del grande sforzo che la Denominazione ha affrontato nel 2020 per mantenere e rinnovare le relazioni con il mercato che hanno comportato la ricerca di nuovi canali di vendita e di innovazioni nelle attività di comunicazione e promozione”.

“Focalizzando l’attenzione sulla tipologia Spumante DOCG, che in termini di volume rappresenta la quasi totalità dell’offerta della Denominazione, le vendite nel 2021 si sono distribuite per il 59% in Italia e per il 41% all’estero” - afferma il professor Eugenio Pomarici, responsabile della stesura del Rapporto economico. “In termini assoluti, cresce in valore e in volume sia il mercato interno (+16,5 in volume e + 24,7 in valore) sia quello estero (+11,4% in volume e +8,9% in valore)”.

Leggendo il rapporto si può notare come le vendite siano suddivise per canale e con quali valori e quali volumi. A prevalere sono le Centrali d’acquisto con una quota del 46,3% in volume e del 40,8% in valore. Segue il settore ho.re.ca. he si assesta sul 25,8% in volume e 30,3% in valore. Seguono i grossisti, 18,7% in volume e 17,2% in valore e L’e-commerce, che rappresenta una quota del 2,4% in volume, rispetto al 2020, cresce e si consolida con il 39,8% in volume e il 52,5%.
Sui mercati esteri a crescere maggiormente è UK che cresce del 18,2% in volume, in assoluto 9,6 mln di bottiglie e 50,2 milioni di euro in valore (+7,5%). Segue la Germania con 7,6 milioni di bottiglie (+10,5%) e 47,2 milioni di euro (+10,4%).Sul terzo gradino del podio la Svizzera che si assesta sui 6,2 milioni di bottiglie (+9,2%) e 31,3 milioni di euro in valore (8,8%). Fuori dal podio ma in netta ripresa il mercato statunitense che recupera rispetto al 2020 fortemente condizionato dalla pandemia un +43,5% in volume e +40,6% in valore.

La sostenibilità resta un tema al centro dell’azione dei produttori associati e rappresenta un valore sempre più tutelato. “Oggi possiamo vantare 2884 ettari certificati SQNPI pari al 33,1% della superficie vitata” conferma Diego Tomasi, Direttore del Consorzio di Tutela “e il nostro obiettivo è arrivare a fine anno al 45% e alla totalità delle aziende nel 2029”.
Dopo le incertezze causate dalla pandemia, si nota nelle aziende produttrici, una certa propensione al cambiamento e all’innovazione, in particolare rispetto alla realizzazione d’investimenti a breve termine nel sistema informativo aziendale, che coinvolge il 34,9% delle aziende della Denominazione. Tra queste si registra che il 39,2% prevede interventi per digitalizzare le operazioni in cantina, il 35,3% lavora sul potenziamento delle dotazioni software e hardware e il 33,3% rinnoverà il sistema di gestione amministrativa. Aumentata anche la sostenibilità sociale d’impresa. Ben il 73,5% delle aziende si è mosso e si sta muovendo per un costante miglioramento della qualità dei luoghi di lavoro, il 54,4% delle aziende propone incontri tecnici per migliorare la qualità delle materie prime, il 51% sostiene iniziative culturali e sportive, mentre il 47,6% promuove iniziative solidaristiche nel territorio.
La promozione del prodotto e del territorio sono al centro delle attività enoturistiche che verranno avviate per la primavera estate dal 57,5% delle cantine. Nel 2021 si è registrato un aumento del 44,5% delle visite in cantina che hanno portato un valore alla denominazione di 25 milioni di euro. La spesa dei visitatori aumenta del 31,6% sull’anno precedente. 

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EFA News - European Food Agency
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