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CLARA MOSCHINI

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Barilla, 145 anni racchiusi nell'archivio storico

Digitalizzati oltre 35.000 oggetti, foto, video e pubblicità della sua storia

Il 18 maggio si celebra la giornata internazionale dei musei. Per quest'occasione il Gruppo Barilla, invita tutti i suoi clienti a fare una visita virtuale all’archivio storico dell'azienda. Il progetto è stato voluto fortemente da Pietro Barilla con l'obiettivo di conservare e valorizzare la documentazione storica prodotta dall'impresa a partire dalla sua nascita, nel 1877, pochi anni dopo l’unità d’Italia. L’archivio storico è stato dichiarato dal ministero per i Beni e le attività culturali "sito di notevole interesse storico" perché “racconta l’evoluzione del costume italiano”.

Oltre 35.000 i documenti catalogati che ripercorrono la storia, l'attività economica, la strategia comunicativa e pubblicitaria dei marchi iconici come Barilla, Mulino Bianco, Pavesi, Pan di Stelle e Voiello. La sezione su grafica e comunicazione pubblicitaria raccoglie oltre 150 manifesti dagli anni venti del novecento ad oggi, oggetti promozionali e circa 2.700 filmati pubblicitari per tv e cinema. A partire dal più antico “Le Ali del Nostro Cielo”, dove cucchiai e forchette danzano sulle note della “Gazza Ladra” di Rossini. Presente anche una fototeca, con migliaia d’immagini dell’azienda dal 1913 ad oggi. 

Non manca una sezione dedicata al merchandising con tanti oggetti vintage che possono essere acquistati direttamente sul sito dagli appassionati di collezionismo. La storia di Barilla inizia a Parma nell’Italia post unitaria, quando Pietro Barilla apre una bottega di pane e pasta. Di questo periodo nel sito alcune testimonianze, tra cui una delle prime fatture, datata 1909 e cartoline d’epoca di una Parma in piena Belle Époque. Al fondatore succedono nei primi anni del ‘900 i figli Riccardo e Gualtiero. Nasce il primo stabilimento, con 100 operai e la produzione di 80 quintali di pasta al giorno. Del primo stabilimento industriale di pane e pasta, aperto in via Veneto nel 1910, sono catalogate numerose testimonianze fotografiche: la mensa, l’ufficio cassa, quelli acquisti e spedizioni.

Alla morte di Riccardo Barilla, nel 1947, prende le redini dell’azienda la terza generazione della famiglia. Pietro Barilla, che si occupa soprattutto di marketing e promozione, e il fratello Gianni, attento allo sviluppo della fabbrica e dell’amministrazione. Nell’archivio storico le foto con gli arnesi di un’arte pastaria che pensa sempre più in grande: accanto a stampi, setacci e trafile fanno capolino i progetti grafici di Erberto Carboni, cui si deve il logo dell’azienda incorniciato nell’ovale arrivato, dopo varie revisioni e ritocchi (l’ultimo nel 2022), fino a noi.

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EFA News - European Food Agency
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