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Pratiche sleali: confermato l'obbligo di pagare i salumi a 30 giorni

Assica: “Bene il chiarimento sui tempi di pagamento. Vince finalmente la giustizia e la ragionevolezza”

Qualche giorno fa si era parlato su alcuni giornali delle criticità ancora da risolvere per una corretta applicazione delle norme sulle pratiche commerciali sleali. In particolare era segnalato l'allungamento dei tempi, da 30 a 60 giorni, dei pagamenti per alcuni salumi e la complessità di fissare prezzi per il latte senza incorrere nel pericolo che questi siano inferiori ai costi di produzione. Ora questi problemi sembrano risolti con l'approvazione al Senato di un emendamento al "decreto Ucraina". Ne riferisce Giorgio dell'Orefice sulle pagine de Il Sole 24 Ore, ricordando che nella categoria freschissimi (con pagamento entro i 30 giorni) erano esclusi fra gli altri i salumi, gli yogurt, le mozzarelle, per via della loro maggiore durata di conservabilità.

"Una norma di civiltà che rende giustizia alla ragionevolezza". Così Ruggero Lenti, presidente di Assica, ha commentato l'approvazione dell'emendamento. “Per noi non ci sono mai stati dubbi circa l'obbligatorietà di pagare i salumi a 30 giorni", prosegue Lenti. "Infatti, all'indomani dell'approvazione del D.lgs. 198/21 di recepimento della attesa direttiva Ue in materia di pratiche sleali, eravamo e fermamente convinti che le nuove norme e definizioni non potessero sovvertire quello che per oltre 10 anni è stato considerato un comportamento commerciale scorretto".

"Tuttavia, con il rinnovo dei contratti di fornitura a inizio anno, ci siamo visti richiedere condizioni di pagamento oltre i consueti 30 giorni. Un comportamento motivato dai nostri clienti come interpretazioni della nuova norma dalla quale, per omogeneità testuale con le norme Ue, era sparita la puntuale elencazione di tutti i prodotti considerati deperibili. Una richiesta che abbiamo sempre prontamente respinto perché a nostro avviso infondata e inaccettabile", ha continuato.

Un provvedimento che apporta solo un chiarimento di tipo burocratico, ma che sul piano economico vale molto per le aziende del comparto: se non si fosse ripristinato questo chiarimento, i tempi di pagamento dei salumi avrebbero rischiato di allungarsi a 60 giorni con una maggiore esposizione bancaria per le aziende produttrici tra i 400 e i 500 milioni di Euro l'anno e con il rischio di non avere sufficienti affidamenti.

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EFA News - European Food Agency
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