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CLARA MOSCHINI

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Sanpellegrino valorizza la biodiversità di Acqua Panna

In campo nuove iniziative per salvaguardare gli insetti impollinatori

La riserva nel Mugello dove sgorga Acqua Panna, è al centro dell’iniziativa ideata da Sanpellegrino e Federparchi per creare un habitat ideale per aumentare la presenza di insetti impollinatori e favorirne la riproduzione. Prevista la creazione di bee-hotel per dare rifugio agli impollinatori e coltivazioni di vegetali in campo aperto per rendere disponibili maggiori fonti di alimentazione

Proteggere e ripristinare la biodiversità e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi è uno dei 17 obiettivi che costituiscono il cuore dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu. Un impegno che Sanpellegrino, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, persegue da anni all’interno della riserva di Acqua Panna, a Scarperia, nel Mugello, per tutelare il territorio dove sgorga l’omonima acqua minerale. Per valorizzare il capitale naturale di questa area, in occasione dell’International Day of Biological Diversity che si celebra in tutto il mondo il 22 maggio, il Gruppo presenta un nuovo importante tassello del progetto “La fonte della biodiversità di Acqua Panna”, pensato per salvaguardare gli insetti impollinatori, una risorsa fondamentale del nostro ecosistema.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione avviata nel 2020 tra Sanpellegrino e Federparchi, per condividere e mettere a sistema esperienze comuni preservando la biodiversità in questa tenuta di 1.300 ettari, anticamente utilizzata come riserva di caccia dalla famiglia Medici e rimasta incontaminata nel corso degli ultimi cinque secoli. Il progetto, che ha preso il via due anni fa con il censimento e il monitoraggio della flora e della fauna presenti nell’area, ha permesso di identificare una serie di azioni da mettere in campo per tutelare ulteriormente la riserva e rafforzare il suo ecosistema. Il primo passo è migliorare le condizioni di vita degli insetti impollinatori come, ad esempio, le api e le farfalle diurne, la cui sopravvivenza è seriamente messa in pericolo dai cambiamenti climatici, dall’uso dei pesticidi e dall’agricoltura intensiva.

Gli impollinatori selvatici garantiscono anche la sopravvivenza delle persone, impollinando più dell’85% delle piante selvatiche e oltre il 70% delle colture agricole in Italia, per un valore stimato di circa 2 miliardi di Euro l’anno. Per gli imenotteri verranno realizzati dei bee-hotel, strutture costruite con legno, pigne, canne di bambù, corteccia e legni forati che fungono da rifugi per incrementarne la presenza; verranno anche creati microhabitat sabbiosi e a suolo nudo per favorire la loro riproduzione. Saranno incrementate le coltivazioni di vegetali in campo aperto per l’alimentazione degli imenotteri, dei sirfidi e delle farfalle diurne, con la creazione di siepi e filari di vegetali e di microhabitat di acqua dolce per favorire la disponibilità di acqua.

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EFA News - European Food Agency
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