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Largo consumo: NielsenIQ spiega come cambiano i consumi

Intervista esclusiva con Luca De Nard, ad della società di ricerche

Nuovamente in presenza torna “Linkontro”, l’evento annuale che NielsenIQ organizza tradizionalmente al Forte Village Resort a Santa Margherita di Pula in Sardegna. Oltre 500 manager in rappresentanza di 200 aziende si sono incontrati per tre giorni di interventi e dibattiti, relazioni e racconti, per far il punto e disegnare il panorama dei consumi, delle strategie del largo consumo, delle esigenze dei consumatori. Unendo tematiche di strategia, di marketing e di gestione con politiche verso il capitale umano e il patrimonio ambientale. Spazio anche alle innovazioni e alle nuove tendenze. 

Nella conferenza stampa di avvio, Luca De Nard, da luglio 2021 amministratore delegato di NielsenIQ Italia ha commentato l’analisi, condotta da NielsenIQ, che mostra come la combinazione dell’inflazione e il rallentamento della crescita economica crei un panorama del tutto nuovo per il largo consumo italiano, con un impatto profondo sui comportamenti e le abitudini d’acquisto dei consumatori, sulle quali influisce anche il desiderio di ritorno alla normalità. Analisi del panorama dei consumi illustrata anche da Romolo de Camillis, direttore Retailer Services per il Sud Europa.

Si consolida la ripresa dei consumi fuori casa, il Cash&Carry sta tornando ai livelli pre-pandemia, maggiori consumi nei ristoranti, prenotazioni turistiche che vanno verso il tutto esaurito. Supermercati e ipermercati si ripopolano, anche per la presenza di servizi di ristorazione. Il dato negativo è l’inflazione che cresce ulteriormente del 4,8 tra marzo e aprile 2022, l’inflazione a scaffale tocca il 5%. Il comportamento dei consumatori sta cambiando in maniera scientifica, scelgono cosa consumare e dove andarlo a comprare. Tra gli articoli sono cresciuti maggiormente i prezzi di categorie parte del carrello medio del consumatore, tra gli aumenti percentuali a due cifre, troviamo pasta, pomodori, olio, la Colomba pasquale.

Le previsioni 2022 le aspettative sono per una crescita dell’inflazione elevata, compensata da mix e volumi. Va considerato l’aumento dei prezzi delle materie prime ai costi di trasporto e di energia, e si prevede un’inflazione oltre 6 punti percentuali. L’inflazione teorica – stesso paniere e stessi volumi – nel Largo Consumo Confezionato al momento si attesta intorno al 4,8%, ma le previsioni stimano che potrebbe arrivare oltre i 6 punti. Le variazioni realidei prezzi raggiungono tuttavia una quota del 2,6%, mostrando un cambiamento dei comportamenti dei consumatori italiani, i quali rivedo il mix di prodotti nel loro carrello. Inoltre, la riduzione dei volumi legati all’elasticità ai prezzi sarà di circa il -2,5%.

Dall’analisi effettuata da NielsenIQ, si evince che i consumatori stanno iniziando a mettere in pratica delle strategie di risparmio, che compensano gli effetti al rialzo dei prezzi causati dall’inflazione, cambiando il mix di prodotti nel carrello e facendo più attenzione a selezionare i prezzi più bassi. Questa tendenza fa emergere una polarizzazione delle fasce di consumatori: una parte delle famiglie sarà costretta a modificare maggiormente i propri stili di consumo perché vedrà diminuire ulteriormente il proprio potere di acquisto. Entrano in gioco il ritorno alle promozioni, la scelta del discount rispetto al supermercato, il posizionamento delle private label nel nuovo contesto, l’utilizzo dell’eCommerce. Tra le marche private è cresciuta di quasi dieci punti la “Premium” che offre qualità che il consumatore apprezza ed è disposto a pagare qualcosa in più. Cresce anche nella prima parte dell’anno la scelta dei prodotti “primo prezzo”. Sceso moltissimo il biologico come definizione generalista del prodotto.NielsenIQ ha inoltre studiato la situazione di 10000 referenze secondo le percentuali di distribuzione e di valore e rispetto alle percentuali di inflazione, per suggerire azioni di strategia di mercato utili, in primo luogo a non perdere volumi e in secondo luogo a creare continuità di vendite.

Dal punto di vista geografico, Centro, sud Italia e isole hanno visto un aumento importante dei consumi, dovuto in buona parte al ritorno a casa di chi viveva in città diverse.

All’interno dell’attuale contesto di mercato, particolarmente gravato dall’aumento dei prezzi, l’inflazione sta diventando un elemento strutturale e avrà impatti a lungo termine. Pandemia e guerra rendono ipotetiche alcune tendenze del mercato, dove variazioni anche piccole possono avere un impatto significativo. Proprio a causa dell’imprevedibilità dello scenario, NielsenIQ preannuncia un autunno “caldo” con una perdita del potere d’acquisto per le famiglie italiane.

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