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Crisi del mais: a rischio le eccellenze Dop ed Igp

Scordamaglia (Filiera Italia): "se si chiedono ulteriori sacrifici Ue proceda con debito europeo"

"Siamo davanti alla peggiore crisi alimentare degli ultimi anni, l’allarme sui prezzi alimentari ed il perdurare del blocco dei cereali provenienti dall’Ucraina in un contesto che ci vede dipendenti da questo Paese al 15% per il mais di cui hanno bisogno i nostri allevamenti mette a rischio anche i nostri prodotti di eccellenza dop e igp", ha detto Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia raccogliendo l'allarme che arriva dal Forum di Davos.

“Bisogna essere coerenti fino in fondo perché se da parte europea si ipotizza un’ulteriore escalation delle sanzioni che potrebbero colpire il petrolio russo, l’aggravarsi della crisi economico e sociale che colpirà in maniera diseguale i paesi europei dovrà essere compensata con debito europeo", prosegue il consigliere delegato. "In una fase del genere appare quindi del tutto incomprensibile il richiamo del vice presidente della Commissione Ue, Dombrovskis, a contenere spese e deficit in un momento di economia di guerra”. 

Un'azione di embargo che se interessasse petrolio e poi gas russo, secondo lo stesso fondo monetario internazionale produrrebbe un calo del Pil soprattutto per Italia e Germania di diversi punti percentuale, con pesanti conseguenze sociali. “A livello comunitario",continua Scordamaglia, "non si può essere uniti nella risposta politica e poi egoisti nella compensazione economica delle conseguenze”.

"Anche il centro Jacques Delors in una sua recente ricerca afferma che l'unico modo perché l'Europa resti unita nei prossimi mesi e anni passerà dalla condivisione degli oneri che deriveranno da tale crisi e questo significa solo una cosa: finanziare i paesi con nuovo debito comune europeo”, dice il consigliere delegato e conclude: “ribadiamo che è ora il momento di fare retromarcia su quel processo di smantellamento progressivo del nostro sistema di produzione agroalimentare, rivedendo la tempistica troppo stretta oggi prevista per la nuova Pac e le strategia della Farm to fork”.

hef - 24846

EFA News - European Food Agency
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