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CLARA MOSCHINI

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Nasce Underdrip, sistema di sub-irrigazione di precisione

Consente di ridurre sino al 60% i consumi idrici e del 25% quelli di fertilizzanti

L’edizione del cinquantenario della giornata mondiale dell’ambiente (5 giugno) cade in un momento di particolare tensione per il comparto agricolo nazionale. Il pericolo della siccità dopo un inverno e una primavera avari di precipitazioni e i costi per energia e carburante schizzati alle stelle, infatti, molto attuali le riflessioni sul tema. Giorgio Rossi, presidente di MartinoRossi, azienda specializzata nella trasformazione di cereali e legumi da filiera controllata in farine, semilavorati e ingredienti funzionali allergen free, ha stretto una partnership con la Cattolica di Piacenza e il Politecnico di Milano per creare Underdrip, nuovo sistema di sub-irrigazione, che rende possibile un netto salto di qualità in termini di efficienza irrigua, produttività delle colture e drastico abbattimento dell’impatto sull’ambiente delle attività agricole.

Il sistema prevede l’interramento delle manichette su file parallele a una profondità variabile tra i 35 e i 50 cm a seconda delle tessiture del terreno, con memorizzazione Gps della posizione dell’impianto. Acqua e fertilizzanti vengono rilasciati a bassa pressione in corrispondenza delle radici delle colture e si distribuiscono gradualmente, sfruttando la microporosità del suolo. La tecnologia di sub-irrigazione profonda ha superato anni di sperimentazione su terreni agricoli pilota nei quali ha dimostrato di poter ridurre sino al 60% i consumi idrici, azzerando le perdite per evaporazione e gli sprechi dei sistemi tradizionali. La distribuzione dell’acqua in prossimità degli apparati radicali stimola questi ultimi a crescere più in profondità, migliorando l’assorbimento dell’acqua e degli elementi nutritivi con conseguente incremento di vitalità e di resa produttiva delle colture. La superficie del campo asciutta, inoltre, inibisce la crescita delle specie infestanti e riduce il rischio per le colture di sviluppare malattie fungine in grado di compromettere qualità e quantità del raccolto. Ne consegue una minor necessità di fare ricorso all’irrorazione di diserbanti e prodotti fitosanitari.

Anche sotto il profilo della fertirrigazione, l'efficienza del sistema consente di ridurre del 25% il ricorso ai fertilizzanti azotati, principali responsabili del rilascio dell’azoto nell’atmosfera e dell’inquinamento da composti azotati delle acque di falda. Un ulteriore aspetto positivo del sistema è che permette di beneficiare dei vantaggi dell’agricoltura conservativa: la non necessità di rivoltare periodicamente il terreno favorisce la naturale capacità del suolo di stoccare anidride carbonica e lo aiuta a conservarsi fertile, vitale e compatto.

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EFA News - European Food Agency
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