Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Erba medica: primo sfalcio deludente a -20% di resa

Ma in un anno le quotazioni incassano un +40%

Con un ritardo di circa due settimane sulla normale tabella di marcia, si è concluso in questi giorni il primo sfalcio di erba medica che gli impianti di essiccazione e disidratazione associati ad Aife/Filiera Italiana Foraggi si accingono a trasformare nelle diverse tipologie di prodotto per essere poi commercializzate. “La pioggia di fine aprile ha dato una spinta produttiva a erba medica e a mix di graminacee anche se le rese non sono state all’altezza delle aspettative", spiega il direttore Riccardo Severi

"Dobbiamo infatti registrare una contrazione compresa tra il 10%-20%, a seconda degli areali interessati, rispetto agli standard attesi che mediamente si attestano a quantitativi compresi tra i 100-120quintali a ettaro. Buona comunque la qualità del prodotto, tant’è vero che stiamo assistendo a una buona commercializzazione con quotazioni che rispetto al mese di giugno 2021 stanno registrando aumenti oscillanti tra un +35%+40%. Infatti, alla Borsa merci di Bologna, mercato di riferimento a livello nazionale, il 1 giugno scorso i balloni di erba medica sono stati quotati tra i 325 e i 330euro/tonnellata, a fronte di una quotazione compresa tra i 205 e i 215Euro/tonnellata di dodici mesi prima. Aumenti considerevoli anche per i prezzi del foraggio biologico contenente una percentuale minima di erba medica pari al 50%: il 1 giugno 2022 la quotazione è stata di 165-170euro/tonnellata, mentre all’inizio di giugno di un anno fa eravamo fermi a 75-105Euro/tonnellata”.

La siccità, soprattutto in Spagna, ha ridotto notevolmente la produzione di erba medica per mancanza di ettari diversamente destinati alla coltivazione di cereali. La preoccupazione del Paese iberico, che rappresenta il maggior produttore europeo di foraggio essiccato e disidratato, è particolarmente elevata e legata alla forte riduzione di prodotti destinati all’alimentazione animale che, si calcola, dovrebbe registrare una riduzione compresa tra il -20% -30%. 

Analogamente la Francia sta facendo i conti con una contrazione produttiva e l’Olanda, oltre alle conseguenze della siccità e dei costi energetici che ci accomunano tutti indistintamente, deve fronteggiare quelli derivanti dalla tassa locale legata all’immissione del carbonio nei terreni anche se, va ricordato, le politiche nazionali sulla biodiversità prevedono indennizzi per i terreni incolti che coprono i maggiori costi produttivi. La domanda estera di foraggio essiccato continua a mantenersi elevata", spiega ancora il direttore, "e se l’andamento delle quotazioni verrà confermato anche nei prossimi mesi avremo ritorni economici interessanti, gravati però dall’aumento dei costi di produzione che di fatto rischieranno di minare in maniera pesante la marginalità delle aziende".

hef - 25023

EFA News - European Food Agency
Simili