Peste suina/2. Ufficiale il passaggio dai cinghiali ai suini nel Lazio
Assocarni: "fatto gravissimo, certifica contenimento inadeguato della malattia
Peste suina in un allevamento nel Lazio: “Un disastro annunciato - denuncia Luigi Scordamaglia Presidente di Assocarni - la peste suina africana è arrivata in un allevamento del Lazio mettendo a rischio un intero settore. È un fatto gravissimo perché certifica agli occhi del mondo un contenimento inadeguato della malattia. Un vero scandalo - continua Scordamaglia - da gennaio scorso, da quando è stata rinvenuta la malattia in Piemonte e Liguria, nel nostro Paese nulla di concreto è stato fatto. A causa dell’immobilismo delle istituzioni ancora si discute se procedere con gli abbattimenti dei cinghiali che continuano a scorrazzare liberamente nella Capitale sommersa dai rifiuti".
"È imperativo rendere più snelle le procedure di abbattimento modificando l’art. 19 della legge 157/1992 e abbandonare fantasiosi vagheggiamenti ed interventi “contraccettivi sui cinghiali”.
Scordamaglia conclude chiedendo al Governo immediate misure di sostegno a favore delle aziende incolpevoli.
EFA News - European Food Agency