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CLARA MOSCHINI

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Alessandria in subbuglio per il polo logistico Pam

Dovrebbe sorgere al Villaggio Europa ma gli abitanti protestano per l'inquinamento acustico e ambientale

Ad Alessandria non si parla d'altro. Il nuovo polo logistico di 6 ettari di Pam Panorama che dovrebbe sorgere a pochi metri dai condomini del Villaggio Europa fa discutere. Il gruppo della gdo alimentare intende investire 6 milioni di Euro in un magazzino per la grande distribuzione organizzata e una catena del freddo per i surgelati. Non ci stanno gli abitanti della zona, tanto che un comitato ha raccolto più di 100 adesioni per ricorso al Tar e in Regione. A preoccupare sono l’inquinamento acustico e ambientale: nell’area, infatti, dovrebbero circolare circa 150 mezzi al giorno. 

Eppure, come riporta Ilfattoquotidiano.it, la giunta comunale di centrodestra guidata da Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha approvato il progetto, nonostante il parere contrario della Provincia. Non sono dello stesso parere gli abitanti del Villaggio Europa che, guidati da Michelangelo Serra, capogruppo del Movimento 5 e residente proprio in quella zona, danno battaglia. Il Villaggio Europa è un quartiere residenziale, nato tra gli anni Sessanta e Settanta in prossimità dell’autostrada per Torino: attualmente ci vivono circa 10 mila persone. “È un luogo tranquillo, circondato da centri anziani e campi sportivi -spiega Serra-. C’è solo una centrale del teleriscaldamento”. 

“Questo è l’ex letto del fiume Bormida -spiega Serra, tra i principali oppositori del progetto-. Poteva essere un parco naturale, il polmone verde della città o diventare un polo sportivo o un altro centro per la cittadinanza”. E invece dovrebbe diventare la base logistica di Pam ad Alessandria e in Piemonte. "I terreni non sono mai stati agricoli o giardini, sono edificabili dal 2000 - ribatte Alessandro Riolfo, Real estate manager di Pam Panorama che ha comprato il terreno nel 2000-. Lì doveva sorgere un’area fiere. Nel 2018 abbiamo solo chiesto un cambio di destinazione d’uso”. 

“C’è sempre stato poco traffico -dicono gli abitanti di Villaggio Europa-. Con il nuovo polo invece i livelli di inquinamento acustico, atmosferico e termico cresceranno. I camion infatti si muoveranno di giorno e di notte”. Gli studi sul traffico prevedono l’ingresso nel polo Pam Panorama di circa 120-150 mezzi al giorno. Non è della stessa ide Riolfo che ribatte: “un’analisi più ampia ci dice che questa microarea vede già 36 mila mezzi equivalenti, cioè che valgono 5 auto. L’impatto dei magazzini sarà modesto, di solo 600 mezzi equivalenti. Inoltre -aggiunge Riolfo- i terreni sono in corrispondenza dell’uscita della tangenziale, a 300 metri dal centro abitato. Quindi non c’è commistione con il traffico urbano”.

Il timore dei cittadini è che cali la qualità di vita e i prezzi delle case. “Secondo uno studio di Gabetti del 2019, il valore immobiliare è inferiore del 20% nei quartieri rumorosi -ribadisce Serra-. Inoltre, Alessandria è in “un bacino, tra le montagne e la Pianura Padana dove si concentrano tutti gli inquinanti. Il Villaggio Europa, dove vivo, è periferico e non ne soffre di picchi di concentrazione. L’asfaltatura e la cementificazione dell’impianto industriale avranno di sicuro un effetto peggiorativo”. Anche su questo Pam non è d'accordo. "L’aumento del rumore dovrebbe essere quasi nullo -afferma l'azienda-. Una collinetta di 5 metri, con una barriera di dodici alberi alti 8 o 9 metri, mitigheranno il rischio, facendo rimbalzare indietro le onde sonore”. Pam Panorama si è impegnata a rafforzare gli argini del fiume Bormida, già esondato nel 2011. “Costruiremo un impianto fotovoltaico per limitare al massimo l’acquisto di energia”, aggiunge Riolfo che mette sul piatto della bilancia anche l'occupazione. 

Il nuovo polo dovrebbe creare circa 150 posti di lavoro, “con effetti sull’economia locale: gli operai mangeranno qui, useranno le nostre lavanderie. Potrebbe attirare altra manodopera più specializzata - prosegue Riolfo-. Nella zona di 15 mila metri quadri refrigerati si lavorerà merce di pregio, non si farà solo stoccaggio, a differenza degli altri insediamenti". 

“Sarà un magazzino sullo stile di Amazon -obietta Serra-. Dal punto di vista qualitativo avremmo preferito altro”. In quell’area sarebbe potuto sorgere l’ospedale di Alessandria. Da anni cerchiamo una collocazione. Noi non chiediamo di non realizzare l’opera ma di farla altrove”, conclude il capogruppo dei 5 Stelle. 

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