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CLARA MOSCHINI

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Accordi innovazione: 591 milioni di nuove risorse per le imprese

Mise. Giorgetti: “soluzioni concrete e veloci avvicinano pubblica amministrazione a imprenditori”

Con un incremento di nuove risorse pari a oltre 591 milioni di euro, che si aggiungono alla dotazione finanziaria iniziale di 500 milioni di euro prevista dal Fondo nazionale complementare al PNRR, il ministero dello Sviluppo economico potrà agevolare il finanziamento del maggior numero di progetti presentati dalle imprese nell’ambito degli Accordi per l’innovazione.

E’ quanto stabilisce un decreto del ministro Giancarlo Giorgetti che dispone l’immediato rifinanziamento della misura a sostegno degli investimenti in ricerca e sviluppo industriale sul territorio nazionale. Per il grande interesse manifestato dal sistema produttivo, l'11 maggio era stato raggiunto già nel corso della prima giornata di apertura dello sportello online il limite massimo di agevolazioni concedibili: 340 le domande in graduatoria. Giorgetti aveva pertanto attivato la direzione incentivi del Mise che ha avviato da subito una ricognizione dei fondi disponibili, al fine di reperire ulteriori risorse in grado di soddisfare le richieste delle imprese e favorire così lo scorrimento dei progetti ammessi alla fase di valutazione. “Agire con velocità per individuare soluzioni concrete e recuperare nuove risorse necessarie a finanziare misure che si sono dimostrate valide è la via giusta per avvicinare la pubblica amministrazione agli imprenditori che hanno avuto coraggio di fare impresa e credere nel futuro”, dichiara il ministro.

Il decreto, registrato dalla Corte dei conti, è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Un secondo sportello relativo agli Accordi per l’innovazione, con una dotazione finanziaria di ulteriori 500 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR, è in programma nel prossimo autunno.

La misura, ricordiamo, finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari.

 

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