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Buoni pasto/2."Passo avanti" verso la soluzione del problema

Ottimismo delle organizzazioni dopo l'incontro con il viceministro Castelli

Un passo in avanti nel terreno (minato) dei buoni pasto. È questo, in estrema sintesi, il commento delle associazioni alle dichiarazioni del viceministro del Mef, Laura Castelli, di fronte all'emergenza che si è venuta a creare in materia. Le associazioni Ancd Conad, Ancc Coop, Fiep e T Confesercenti, Federdistribuzione, Fida e Fipe-Confcommercio hannok, dunque, espresso parere favorevole alla presa di posizione del politico in merito alla questione della richiesta di una riforma del sistema dei buoni pasto e al provvedimento sui cui sta lavorando il ministero Economia e finanza. 

“Il passo in avanti che registriamo oggi sulla questione dei buoni pasto è estremamente positivo e apre la strada a una soluzione che auspichiamo, una volta approvata, ponga fine al più presto a una situazione ormai insostenibile per le nostre aziende, che pagano commissioni eccessive a fronte di un prezioso servizio erogato ogni giorno a milioni di lavoratori -sottolineano le organizzazioni- . Diamo atto dell’impegno con cui il vice ministro Castelli ha raccolto le istanze delle imprese, sostenendo una proposta di intervento che rimarca l’importanza di tutelare il sistema dei buoni pasto, introducendo un principio di equità tra il servizio offerto e le commissioni applicate alle aziende della distribuzione e della ristorazione". 

Le varie organizzazioni si riferiscono in particolare alle dichiarazioni odierne di Castelli che, questa mattina, al termine dell'incontro tenutosi con i loro rappresentanti, ha dichiarato: "nel primo provvedimento utile inseriremo una norma che ristabilisce equità ed evita al settore una serie di storture che, di fatto, penalizzano solo gli esercenti. Assicuriamo - ha detto il vice ministro- un sostegno concreto con minori commissioni a carico degli esercenti: un provvedimento che stimiamo possa garantire risorse da quasi 150 milioni di Euro, per le sole gare di prossima emanazione. che rimarranno agli esercenti". 

"L’auspicio -concludono le organizzazioni- è che la soluzione individuata, che andrà adesso all’esame delle aule parlamentari, sia il primo tassello di un percorso che porti alla necessaria riforma strutturale del sistema dei buoni pasto, ormai non più procrastinabile”.

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EFA News - European Food Agency
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