Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Addio ad Aldo Balocco

In memoria di un grande protagonista della storia industriale italiana

Sabato 2 luglio è mancato Aldo Balocco, 91 anni, presidente onorario della Balocco, storica azienda dolciaria da lui portata ad essere una delle realtà industriali più conosciute, moderne e solide del Paese. L'Italia perde così un altro dei suoi grandi protagonisti della storia industriale.

Nato a Fossano (Cuneo) nel 1930, rimasto orfano dopo appena una settimana di vita, viene cresciuto dalle sorelle della mamma, Lucia Cussino, nella vicina Genola. A nove anni, torna a Fossano a casa del padre, Francesco Antonio Balocco, proprio sopra la pasticceria da lui fondata nel 1927, che affaccia sulla Piazza del Castello degli Acaja. con l’8 settembre del 1943 padre e figlio sono costretti a scappare a Dogliani, nelle Langhe, rifugiandosi in una cascina accanto ai poderi di Luigi Einaudi. Dopo la conclusione della guerra Aldo si trasferisce a Cuneo per completare gli studi superiori di ragioneria. Tornato a Fossano, convince il padre a sfruttare al meglio la capacità produttiva del laboratorio insistendo sulla pasticceria secca e cominciando a produrre dolci da vendere all’ingrosso.

Il primo stabilimento, distribuito su quattro piani, ha 30 addetti, sforna latte piene di dolci, le cosiddette “tole” in piemontese, destinate ai grossisti di tutta Italia. Sono gli anni del boom economico, e nella fabbrica di Via San Bernardo, l’embrione della futura Balocco, vengono installati i primi forni a carrello estraibile per panettoni.

Nel 1955 Aldo Balocco decide di assumere un giovane lombardo, sfollato a Cuneo negli anni bui della guerra, che aveva lavorato a Milano alla Motta e all’Alemagna, all’epoca due colossi dell’industria dolciaria. Ermanno Crespi, originario di Abbiategrasso, introduce a Fossano la tecnologia della “lievitazione naturale”.

I due immaginano e progettano un panettone del tutto nuovo: alto come quello milanese, ma glassato come quello basso piemontese. In più ricoperto di mandorle tostate e granella di zucchero. Un mix di Lombardia e Piemonte che sedurrà i palati di tutta Italia. Nasce il Mandorlato Balocco, un panettone che diventerà ambasciatore in tutto il mondo dell’azienda di Fossano.

Nel 1961 Aldo sposa, Anna Ferrero e con il matrimonio nascono Alessandra ed Alberto.

 Nel 1970 la Balocco si sposta nella nuova sede di Via Santa Lucia, sempre a Fossano: 20.000 metri quadrati contro i 5.000 del precedente stabilimento. A metà anni Settanta arriva la pubblicità in televisione, ed i panettoni della Balocco entrano così nelle case di tutti gli italiani. Nel 1990 Alessandra ed Alberto entrano in azienda, e affiancano il padre nella gestione e danno il via all’ingresso dell’azienda nel mercato della prima colazione.

Nel giugno del 2010, al Quirinale, Aldo Balocco viene proclamato Cavaliere del Lavoro, dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. 

Oggi la Balocco dispone di oltre 75.000 mq coperti, con dieci impianti di produzione per biscotti da prima colazione, lievitati da ricorrenza e wafer. Negli ultimi dieci anni ha sostenuto investimenti tecnologici per oltre 100 milioni di euro e sviluppando un giro d’affari di 200 milioni di euro, con 500 addetti, ed esporta in oltre 70 paesi nel mondo.

red - 25493

EFA News - European Food Agency
Simili