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Toscana, la Regione salva lo stabilimento Petti

Protocollo firmato per adeguare lo stabilimento Italian Food nel distretto della Val di Cornia

Salvaguardare la filiera produttiva del pomodoro toscano trasformato che viene lavorato nella provincia di Livorno. È questo l’obiettivo del protocollo firmato da Regione Toscana, Comune di Campiglia Marittima, azienda dei servizi ambientali Asa e Associazione produttori ortofrutticoli Asport. L'iniziativa, che proseguirà nei prossimi mesi, ha lo scopo di adeguare lo stabilimento Italian Food che ha sede a Venturina Terme, nel cuore del distretto del pomodoro della Val di Cornia, in provincia di Livorno.

L'impianto era finito al centro di un'inchiesta nel 2021 che aveva portato al sequestro di oltre 4 mila tonnellate di prodotti finiti o semilavorati realizzati con pomodoro spacciato per italiano ma extra-Ue. Lo stabilimento era stato poi chiuso per necessità di adeguamenti tecnici agli impianti di depurazione.

Lo stabilimento Italian Food ha una estensione di oltre 45.000 mq, dei quali circa 11.000 coperti adibiti a uffici e produzione: rappresenta circa il 40% della capacità di lavorazione del pomodoro in Toscana dove sono coltivati a pomodoro circa 2.000 ettari, il 50% dei quali in Maremma e il resto tra le province di Livorno e Pisa e il Mugello.

Alla base degli interventi previsti per Italian Food, c'è la necessità di mettere in campo gli adempimenti necessari alla continuità produttiva della storica fabbrica parte del Gruppo Petti, che deve procedere con alcuni adeguamenti per migliorare la funzionalità interna e eliminare alcuni problemi legati agli scarichi e alla gestione del depuratore.

Con questa firma, in particolare, il Comune di Campiglia Marittima assicura di valutare l’approvazione di varianti urbanistiche volte a rendere possibile l’edificabilità dell’area posta a margine dello stabilimento attuale: viene prevista la realizzazione di nuovi manufatti di stoccaggio/lavorazione funzionali al più ampio complesso edilizio esistente.

La Regione si impegna all’accelerazione delle procedure di autorizzazione ambientali oltre alla necessaria assistenza tecnica a supporto dell’attività pianificatoria urbanistica del Comune. Asport, a sua volta, si impegna ad agevolare il mantenimento della continuità della filiera e dei livelli occupazionali e Asa a prestare la propria assistenza tecnica per la migliore integrazione della capacità del depuratore consortile di Campo alla Croce con l’impianto di trattamento aziendale.

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EFA News - European Food Agency
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