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Delta del Po, i pescatori di vongole combattono le alghe

A Goro, nel ferrarese, situazione allarmante: la proliferazione algale mette a repentaglio gli allevamenti

Pescatori di alghe che salvano le vongole. Non stiamo parlando dei mari della Cina ma di Goro, nel Ferrarese, una delle lagune salmastre della zona nella quale i produttori locali di vongole si sono trasformati in "spazzini" di alghe pur di tutelare l'ecosistema da una proliferazione eccezionale che mette a rischio le vongole e la vita in laguna. 

A fare il punto della situazione è Fedagripesca-Confcooperative che, all'Ansa, spiega come Il caldo anomalo e la siccità di queste settimane abbiano fatto aumentare la salinità delle acque della laguna: il sale è passato da dal 22 per mille, cioè 22 grammi di sale per 1 chilo di acqua, a 30 per mille. In pratica la salinità della laguna si sta avvicinando a quella del mare che è al 35% (35 g di sale per 1 kg d'acqua).

La situazione è talmente eccezionale da avere favorito la proliferazione delle alghe mettendo a repentaglio gli allevamenti di vongole, tra le produzioni ittiche simbolo della zona. Le alghe, infatti, assorbono ossigeno e con una presenza così massiccia causano anossia e soffocano tutte le forme di vita. 

Per questo ogni mattina i pescatori locali escono all'alba con le loro imbarcazione: muniti di rastrello, raccolgono manualmente 100 chili a testa di alghe per un totale di circa 160 mila chili, visto che ad essere coinvolte in questa pulizia straordinaria sono 1.600 persone. A soffrire sono anche altre produzioni come cozze e ostriche.

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EFA News - European Food Agency
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