“Lo stato di crisi dell’agricoltura, piegata dalla siccità, è aggravato dalla speculazione sui prezzi dei prodotti di prima necessità. Va individuato e perseguito chi si sta approfittando in maniera indegna delle difficoltà provocate dalla guerra, dalle code della pandemia e dai cambiamenti climatici provocati dall’azione dell’uomo”. Lo dichiara Cinzia Pagni, presidente di ASeS, ong di riferimento della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori.

“La transizione ecologica finanziata dal PNRR non è più rinviabile e non può essere bloccata dalla burocrazia inutile. L’agricoltura come succede in ogni guerra deve tornare a sfamare le nazioni e per questo va aiutata con tutti i mezzi. Non è possibile farsi trovare sempre impreparati davanti ad un ritorno delle grandi siccità. In Italia abbiamo tecnologie e professionalità in grado di costruire dighe, invasi, bacini temporanei, in tempi non biblici. Le dichiarazioni roboanti e le promesse sono finite. Senza provvedimenti immediati e radicali lo stato di crisi dell’agricoltura italiana diventerà irreversibile”, conclude Pagni.