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CLARA MOSCHINI

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Gli amaretti del Sassello si moltiplicano col nuovo sito

Adr (La Sassellese, Dea e Isaia) incrementa la produzione con nuovi prodotti

Intervista esclusiva con Agata Gualco, consigliere del delegato del gruppo savonese.

Ha appena compiuto sessant'anni e si è regalata il terzo stabilimento al Sassello, in provincia di Savona. Ma il gruppo Adr, Aziende dolciarie riunite, marchio di pasticceria molto noto in regione e non solo, non si ferma qui, anzi. I tre stabilimenti produttivi, tutti al Sassello, comune di 1.700 abitanti vicino al confine tra Liguria e Piemonte, nel versante settentrionale dell'Appennino ligure, sono solo il "debut" di un'espansione annunciata a livello produttivo.

D'altra parte, come abbiamo riportato in un articolo a inizio luglio (Savona, inaugurato il terzo stabilimento de La Sassellese), il nuovo sito produttivo dell'azienda permetterà di ampliare gli spazi di lavoro fino a 7.000 metri quadrati di produzione con l'impiego complessivo fino a 60 dipendenti durante la stagione. Uno stabilimento che sembra fatto apposta per dare l'abbrivio a un'ulteriore crescita, preannunciata anche dal claim con cui l'azienda ha festeggiato i suoi primi sessant'anni e l'impianto appena inaugurato: "una nuova storia di dolcezza". 

"Stiamo studiando nuovi prodotti, vogliamo incrementare la produzione per soddisfare il maggior numero clienti -spiega Agata Gualco, consigliere delegato del gruppo Adr-. Nuove referenze come pasticcini e pasticceria in genere: sempre nostra, s'intende. Con qualche nuova variante. Parliamo di un incremento della produzione che, inizialmente, dovrebbe essere del 20%, poi a salire".

Il marchio Adr comprende i brand La Sassellese e altri due marchi di pasticceria ligure, ossia Isaia e Dea. "Utilizziamo i brand in modo differente a seconda del segmento -spiega Gualco-. Isaia, per esempio, è utilizzato nel dettaglio: parliamo sempre di amaretti che vengono distribuiti soprattutto nei negozi di prossimità. Dea, invece, va nei discount mentre Biscottificio del Sassello è dato in esclusiva a un cliente".

Il marchio di punta del gruppo è La Sassellese, nata nel 1961 come produttrice d+i amaretti morbidi. "Produciamo l'abc della dolcezza -dice la manager- oltre agli amaretti i canestrellini e i baci di dama". Adr nasce fine anni '90 come reunion dei marchi Sassellese, Dea e Isaia più il Biscottificio del Sassello L'azienda è famigliare, della famiglia Timossi (e Gualco) ed è giunta alla terza generazione. 

"Con l'aumento della produzione contiamo anche di incrementare gradualmente anche il fatturato - sottolinea-. Per il momento la produzione annua è attestata a 2 milioni di chili per un fatturato che si aggira sui 10 milioni di Euro". Il 2022 porterà "indicativamente un piccolo più", aggiunge Gualco che non si sbilancia. D'altra parte l'effetto crisi ha colpito, anche se non in misura drammatica e le conseguenze sono ancora difficili da stabilire. 

"Abbiamo sempre lavorato -sottolinea Gualco-. La richiesta di prodotti non è mai mancata. Magari abbiamo verificato qualche scostamento tra prodotti più cari che sono andati un po' meno e quelli meno cari che sono andati di più. Abbiamo notato anche un certo scostamento nei consumi: l'estero, per esempio, è un po' diminuito perché c'erano varie problematiche mentre l'Italia ha tenuto bene".

A livello di numeri e di fatturato, le esportazioni pesano per il 10%: protagonista del mercato degli amaretti del Sassello è soprattutto l'Europa. "I nostri prodotti vanno soprattutto in Germania, Olanda, Gran Bretagna ma anche fuori, in Australia e negli Stati Uniti", commenta il consigliere di Adr. 

Le prospettive? "I contenuti della crisi si declinano con due parole: logistica e approvvigionamento -aggiunge Gualco-. Le difficoltà stanno nella reperibilità delle materie prime e, un grandissimo problema, è quello dei prezzi più che raddoppiati oltre al caro-energia. Per il momento non possiamo fare altro che subire i maggiori costi".

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EFA News - European Food Agency
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