“Sale l’allarme prezzi, servono subito interventi a favore di famiglie e imprese”: è questo il commento di Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia in seguito alla diffusione da parte dell’Istat dei dati sulle “vendite alimentari al dettaglio”. 

“Calano i volumi e aumentano i prezzi” dice ancora Scordamaglia. E i dati parlano chiaro: aumento di valore rispetto allo scorso anno del +4,5% a fronte di una marcata diminuzione dei volumi che per giugno 2022 su giugno 2021 tocca il - 4,4%. “Un delta di 9 punti percentuale che mostra tutte le difficoltà del settore” commenta il consigliere delegato. 

“Aumentano i problemi per le famiglie, soprattutto per quelle con minor potere d’acquisto - l’impennata delle vendite in valore nei discount che arriva al 10,3% rispetto allo scorso anno lo conferma - ma soffrono anche le aziende agricole ed alimentari che non hanno ottenuto sostegni adeguati a coprire gli enormi aumenti dei costi energetici e delle materie prime, con costi di produzione complessivamente aumentati intorno al 35%” dice Scordamaglia.

E da Filiera Italia concludono con un appello urgente: “Serve un immediato taglio del cuneo fiscale e misure di compensazione degli aumenti dei costi energetici con crediti di imposta per le filiere produttive”.