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Heineken, bene il semestre, ma attenzione ai prezzi

nei primi sei mesi ricavi in crescita del 37% ma l'inflazione potrebbe influire sui consumi

Heineken ha pubblicato i risultati semestrali che evidenziano ricavi in crescita del 37%, con un utile operativo in aumento del 24,6%. La società ha generato un fatturato di 16,4 miliardi di Euro, con un aumento del 22,4%. A scorrere la semestrale si nota che i volumi sono cresciuti del 7,6%. 

Nonostante la buona performance Heineken ha dichiarato che, sebbene la domanda dei consumatori sia stata ancora forte nel primo semestre, "c'è un rischio crescente che la crescente pressione sul potere d'acquisto dei consumatori influisca sul consumo di birra". Non solo. Secondo il gigante della birra, le "significative pressioni inflazionistiche" continueranno a influenzare i prezzi anche durante la seconda metà del 2022 e tutto il 2023. 

La crescita maggiore viene registrata nel secondo trimestre, quando i volumi delle vendite di birra sono cresciuti del 9,7%: la performance è dovuta soprattutto alla forte crescita nelle Americhe, alla ripresa del mercato dell'Asia-Pacifico e del settore horeca in Europa, ma anche alla modesta crescita nella regione dell'Africa, del Medio Oriente e dell'Europa orientale. 

"Siamo incoraggiati dai risultati della prima metà dell'anno -sottolinea l'amministratore delegato di Heineken, Dolf van den Brink-. Abbiamo beneficiato della ripresa in Asia-Pacifico e nel settore horeca in Europa: abbiamo assistito al ritorno dei consumatori nei bar e a una domanda finora resistente nonostante le crescenti pressioni inflazionistiche sul reddito disponibile dei consumatori".

"La nostra attività si è comportata bene nella prima metà del 2022 -aggiunge l'ad-. Abbiamo registrato una crescita superiore a quella del settore in più della metà dei nostri mercati e il marchio ha mostrato ancora una volta un forte slancio, favorito da un maggiore sostegno al marchio. Le nostre azioni su prezzi, gestione dei ricavi e produttività hanno compensato le pressioni inflazionistiche della nostra base di costi: per questo, l'utile operativo è saldamente in anticipo rispetto al 2019".

"Continuiamo ad affrontare una prospettiva incerta sia per i consumatori che per le imprese -prosegue il manager-. Siamo impegnati a guidare la nostra trasformazione EverGreen per una creazione di valore sostenuta e a lungo termine. In termini di prospettive, ribadiamo i nostri obiettivi per il 2022. Per il 2023, passiamo da un obiettivo di margine operativo a una crescita organica dell'utile operativo".

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EFA News - European Food Agency
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