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Le quotazioni dei cereali tirano il freno

Il grano duro e il fino rimangono invariati alla Borsa di Bari

In tempi come questi con una guerra alle porte occuparsi di grano diventa importante come occuparsi di benzina e diesel. Non a caso, le quotazioni dell'oro giallo vengono tenute sott'occhio proprio come quelle dei carburanti e delle altre materie prime. In questi giorni il fixing parla di quote invariate rispetto alla settimana scorsa. Secondo gli analisti, resta molto difficile la situazione per i cerealicoltori italiani, anche per la siccità, per le rese in calo e per la situazione internazionale con le speculazioni delle scorse settimane. 

Le quotazioni per il grano duro alla Borsa Merci di Bari registrano uno stop, dopo l’aumento del 2 agosto di 13 Euro a tonnellata, e l’aumento del valore che segue quello della settimana precedente (26 luglio) di 5 Euro.

Il grano fino è quotato 528-533 Euro a tonnellata: il prezzo è uguale a quello del 2 agosto, mentre il 26 luglio era 515-520 Euro a tonnellata. 

Il buono mercantile è a 523-528 Euro a tonnellata, da 510-515 Euro a tonnellata del 26 luglio. Il mercantile è a 518-523 Euro a tonnellata quando il 26 luglio era 505-510 Euro a tonnellata. 

Invariato anche il biologico che rimane a 538-543 Euro a tonnellata per il buono mercantile e a 533-538 Euro a tonnellata per il mercantile. Anche in questo caso stop dopo l’aumento di 13 Euro a tonnellata anche per il grano duro biologico, rispetto alla settimana precedente, quella del 26 luglio.

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EFA News - European Food Agency
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