McDonald's spiazza il mondo dell'agroalimentare e dichiara che intende riaprire i suoi ristoranti in Ucraina nei prossimi mesi, anche se il conflitto con la Russia continua. Il gigante degli hamburger ha chiuso i suoi ristoranti tutti i suoi ristoranti in Ucraina e Russia a marzo, in seguito all'invasione di Mosca del Paese dell'Europa orientale. Ha continuato, però, a pagare più di 10.000 dipendenti.

In Ucraina, Mc Donald's aveva 109 punti vendita ma non ha specificato quanti ne riaprirà: per il momento, inizierà col riavviarne alcuni nella capitale, Kyiv e nell'Ucraina occidentale. Il management ha fatto sapere che comincerà a lavorare con i fornitori per portare i rifornimenti nei ristoranti, preparare i negozi, far rientrare i dipendenti e avviare le procedure di sicurezza con la guerra che ancora infuria a est.

"Abbiamo parlato a lungo con i nostri dipendenti, che hanno espresso un forte desiderio di tornare al lavoro e di vedere riaprire i nostri ristoranti in Ucraina -spiega Paul Pomroy, vicepresidente senior dei mercati internazionali-. Negli ultimi mesi, si è rafforzata la convinzione che questo possa favorire un piccolo ma importante senso di normalità".

A maggio McDonald's ha venduto la maggior parte dei suoi 850 ristoranti in Russia a uno dei suoi licenziatari locali. La chiusura delle sedi russe a marzo è costata alla società circa 55 milioni di dollari al mese.