Sentenza significativa per Electrolux, la multinazionale svedese con sede a Stoccolma che opera nella produzione di elettrodomestici per la casa e per un uso professionale. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso sull'uso delle ferie dei lavoratori in sostituzione della cassa integrazione condannando Electrolux alle spese. 

La pronuncia è giunta al termine di una lunga causa intentata dagli operai di Susegana (Treviso) a difesa del diritto e dei principi costituzionali che tutelano le ferie. Gli operai, a cavallo della metà degli anni 2010, avevano subìto una sottrazione di giornate di ferie usate al posto della cassa integrazione, atto avvenuto allora con decisioni unilaterale dell'impresa. 

La causa di lavoro presso il Tribunale di Pordenone è stata promossa unitariamente dalla Rsu di fabbrica in autonomia, raccogliendo i mandati di oltre un centinaio di lavoratori, con gli avvocati chiamati dalla stessa Rsu.

Secondo fonti sindacali, la pratica messa in atto all'epoca da Electrolux sarebbe ancora molto diffusa tra le imprese e, come hanno rimarcato i giudici, svilisce la ragione e i principi su cui poggia la normativa costituzionale e legislativa delle ferie "ristoro psicofisico del lavoratore che deve avvenire con la necessaria programmazione”, come cita la Cassazione. 

Electrolux, che riteneva lesi i propri diritti, ha voluto ricorrere in Cassazione, ma con l'ordinanza 24977/2022 del 19 agosto 2022 sono state confermate le pronunce dei due gradi di giudizio precedenti, respingendo nel merito i sei motivi del ricorso presentati dagli avvocati dell'azienda.