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E' in Italia la botte da Guinness dei primati

Alta 5 metri, 4,7 metri di diametro contiene 478 ettolitri di Barolo: è nella cantina Roberto Sarotto di Neviglie (Cuneo)

È in Italia, precisamente nelle Langhe, la botte da Guinness dei primati: misura 5 metri di altezza, 4,7 di diametro, all'interno contiene 478 ettolitri di Barolo in affinamento della vendemmia 2016, per giudizio unanime degli esperti una delle migliori degli ultimi anni. È la botte più grande del mondo, con tanto di certificato del Guinness World Records. 

Sta in Piemonte, nel cuore delle Langhe, nell'azienda agricola Roberto Sarotto di Neviglie, in provincia di Cuneo: è un gigante fatto di 60 quintali di rovere proveniente dalla Slavonia, Est Europa, terra da cui proviene quasi tutto il legno per l'affinamento dei vini. La botte è made in Italy, visto che chi l'ha realizzata è la ditta G.&P. Garbellotto di Conegliano Veneto.

La cerimonia di certificazione del Guinnes World Record si è svolta a luglio nella storica cantina della famiglia, alla presenza del giudice Pravin Patel proveniente da Londra, di autorità e ospiti. La cerimonia ha completato il percorso di ristrutturazione e ampliamento della cantina che negli ultimi tre anni ha assorbito ingenti risorse: da anni all’avanguardia nell’utilizzo di tecnologie per l’efficienza ambientale e la sicurezza dei processi di vinificazione, la cantina di Roberto Sarotto è una delle realtà più innovative sul fronte della viticoltura e della vinificazione 4.0. con sistemi computerizzati di gestione dei processi di vinificazione con controllo e operatività da remoto. 

Nemmeno la megabotte si sottrae al progresso dei tempi. "Questa è una botte iper tecnologica, con sonde e strumenti che permettono il controllo in remoto di temperature e processi -spiegano Roberto Sarotto e il figlio Enrico, titolari dell'azienda da 90 ettari fondata nel 1820 dai nonni ai quali la botte dei record è dedicata-. E anche se le tecniche di costruzione delle botti sono le stesse da secoli, come vuole la tradizione -raccontano- nella bottaia per l'affinamento dei vini, come nel resto della cantina, oggi l'innovazione è fondamentale: le tecnologie e la vinificazione 4.0 consentono di risparmiare energia, essere più sostenibili e lavorare in maggiore sicurezza".

Inserita nel nuovo reparto di affinamento, la botte più grande del mondo è parte integrante di un progetto di solidarietà che impegna su più fronti la famiglia Sarotto. Dal primo carico del nuovo contenitore si otterranno 63 mila bottiglie: verranno vendute e il ricavato sarà, in parte, devoluto in sostegno alla ricerca contro il cancro. La Riserva dei Fondatori, infatti, contribuirà ad alimentare la ricerca scientifica contro i tumori, tema che vede in prima fila Ivana Sarotto, sorella di Roberto, da molti anni ricercatrice all’Istituto di Candiolo (Torino) centro oncologico di riferimento nazionale e internazionale.

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EFA News - European Food Agency
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